Gli Anni Settanta del Novecento in Italia.
Chi meglio di Giorgio Gaber può raccontare in musica e parola quegli anni che ci hanno visto assistere a millanta situazioni: nella cronaca, nella società, nella politica, nella politica, nella musica, nel cinema, nel teatro, nella televisioni.
All’inizio di quel decennio, nel maggio del 1971, si colloca il caso di Milena Sutter e quello di Lorenzo Bozano.
Sono anni difficile da smaltire, come canta Giorgio Gaber che li definisce Anni Affollati.
Anni affollati di paure, ricatti, di impossibili guerre
Anni affollati di mani sentenziose che maltrattano le chitarre
Anni affollati di spunti divertenti
Che il giorno dopo diventano idiozie
Anni di terapie
Anni affollati di mani sentenziose che maltrattano le chitarre
Anni affollati di spunti divertenti
Che il giorno dopo diventano idiozie
Anni di terapie
Anni affollati, per fortuna siete già passati
Anni affollati, di disperati, senza dignità
Di mendicanti un po’ arroganti e senza fisarmonica
Di chi rovescia tutto e poi si arrende alla domenica
Di mendicanti un po’ arroganti e senza fisarmonica
Di chi rovescia tutto e poi si arrende alla domenica
Anni affollati degli ultimi dieci anni
Non riesco più a smaltirvi, c’è troppo poco oblio
Non riesco più a smaltirvi, c’è troppo poco oblio
Eppure, nonostante l’ironia di Giorgio Gaber, quegli anni così complessi, difficili, duri e talvolta pesanti, hanno segnato un tratto di storia civile, culturale, economica, politica italiana che merita di essere raccontata.