Quali sono i migliori film presentati nelle sale della Mostra internazionale del Cinema, a Venezia nel 2021?

Secondo la redazione della rivista Sentieri Selvaggi, emanazione della scuola di cinema di Roma, nell’ambito dei film drammatici e thriller che ci interessa, le migliori pellicole sono state Madre Paralelas, di Almodovar, E’ stata la mano di Dio, di Sorrentino, Dune, di Villeneuve, e Il collezionista di carte, di Schrader.

Non v’è dubbio che proprio il genere drammatico, con puntate nel thriller e anche in spazi horror di qualità, ha offerto spunti di riflessione sui temi che più di interessano.

Di particolare interesse, per l’ambito di lavoro del magazine Il Biondino della Spider Rossa film fuori concorso Ariaferma, è stato il, che invita a riflettere sul mondo del carcere come qualcosa di connesso con il mondo di noi “gente libera”.

La pagella dei film al Festival del Cinema di Venezia è organizzata secondo le diverse sezioni della mostra:

  • film in concorso,
  • giornate degli autori,
  • orizzonti,
  • settimana internazionale della critica

Ecco qui le valutazioni della rivista Sentieri Selvaggi. Per ognuno dei film c’è anche l’articolo con la recensione.

Il lettore ha così modo di leggere la valutazione di uno dei critici di Sentieri Selvaggi sui film presentati alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

Questi i nomi dei critici di Sentieri Selvaggi: Catucci, Causo, De Pace, Di Giorgio, D’Onofrio, Emiliani, Masciullo, Sozzo, Spiniello.

Ariaferma - recensione del film - carcere - Toni Servillo - Silvio Orlando - magazine ilbiondino.org - ProsMedia - Agenzia Corte&Media---
Toni Servillo, a sinistra, e Silvio Orlando, nel film Ariaferma, presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia 2021

Quanto al film Ariaferma, il critico di Sentieri Selvaggi, Pietro Masciullo, così scrive: “Nei suoi tanti rivoli interpretativi Ariaferma intercetta sorprendentemente anche i discorsi urgenti sul bilanciamento tra la restrizione della libertà e lo stato di eccezione nell’era dei lockdown”.

Poi l’articolo prosegue: “Gli evidenti echi di L’angelo sterminatore o Il deserto dei tartari, quindi, creano naturalmente un magma significante che riflette su un’infinità di tematiche universali e/o attualissime”.

Interessante il giudizio su Ariaferma, della rivista Sentieri Selvaggi, verso un film che ha portato alla 78^ edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia un tema su cui non riflettiamo mai abbastanza: “Il contatto umano è ormai delegato al puro sguardo. Tanto che la scoperta improvvisa di una memoria condivisa oltre quelle mura smuove definitivamente l’ariaferma di Mortana aprendo simbolicamente la porta verso il nostro mondo che preme dal fuori campo”.

L’articolo poi si conclude con il giudizio: “Esattamente come dai campi-controcampi in primo piano che distanziano detenuti e agenti si scivola pian piano verso inquadrature totali che ospitano nuovi necessari incontri. La mediazione estetica che si fa costantemente riflessione etica: un film bello e importante questo Ariaferma.