I consigli per la visione e la lettura delle proposte di serie tv, film e libri delle piattaforme online.
Cosa vedere a Natale e Capodanno per gli appassionati del mondo crime? Cosa leggere nelle ore di relax che ci concedono le festività natalizie?
Abbiamo pensato, con il magazine Il Biondino della Spider Rossa, di consigliare una serie di visioni e di letture tratte dalle recensioni e dalle analisi che abbiamo fatto nel tempo.
Ci sono film di oggi e film di ieri che meritano di essere visti. Oppure di essere riguardati con occhio diverso, quello che cerchiamo di fare con gli articoli di questo magazine.
I temi di fondo che trattiamo, nelle analisi di film libri e serie tv thriller, sono quelli che considero più interessanti:
- il diritto a un giusto processo;
- il diritto a indagini di polizia a 360 gradi;
- la battaglia contro le angherie del Potere;
- l’importanza di investigare nei misteri della cronaca nera
Film thriller per le festività natalizie del 2022
Cominciamo dai film che abbiamo analizzato. La qualità della regia, la recitazione, il valore della sceneggiatura sono importanti.
Sono altresì importanti l’impegno culturale – almeno quello – per una società migliore, con migliori relazioni sociali e una giustizia che sia equa.
Coltivare il pensiero critico, anche verso i film che ci piacciono, è una pratica sempre importante. Solo così possiamo uscire dallo stagno e dalle stanze chiuse dei pregiudizi e delle visioni limitate.
Il Prodigio
Il film Il Prodigio, diretto dal regista cileno Sebastian Lelio e basato sul romanzo di Emma Donoghue, ci porta nell’Irlanda cattolica di metà Ottocento. In un dramma che assume a un certo punto i colori del film thriller, pur in un ritmo narrativo lento.
Il film è disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix.
Questa la storia. Nel 1862, l’infermiera Elizabeth Wright (detta Lib) è chiamata in un villaggio della campagna irlandese.
Il suo compito è di osservare Anna O’Donnell, bambina di undici anni, la cui famiglia sostiene che non mangia da quattro mesi.
L’infermiera Lib, che vuole applicarsi con metodo scientifico all’incarico, viene affiancata dalla suora Michael. La suora e l’infermiera si turnano nell’osservazione.
Sono chiamate a riferire, dopo due settimane di osservazione, le loro osservazioni e le scoperte a un consiglio composto dal dottor McBrearty, dal parroco Thaddeus, dall’anziano Sir Otway e dal proprietario terriero John Flynn.
Every breath you take
Su Sky Tv Cinema e su Now, la piattaforma di streaming, il film thriller Every Breath You Take – Senza respiro, pellicola del 2021 diretta da Vaughn Stein.
Questa la storia. Dopo la morte di una sua giovane paziente, rubricata come suicidio, uno psichiatra e la sua famiglia vengono travolti dagli sconvolgimenti prodotti da uno sconosciuto che si presenta come il fratello della giovane morta.
Quello che è stato un modo alternativo di fare Psichiatria – senza farmaci e con un approccio umanistico – viene messo sotto accusa e polverizzato da una minaccia che incombe sul terapeuta e sulle persone a lui più care.
Tra due mondi
Il film Tra due mondi, di Emmanuel Carrere, disponibile sulla piattaforma Now, è un viaggio nel lavoro precario dei nostri tempi. Un film drammatico senza averne l’aria.
Ed è un atto d’accusa contro la nostra indifferenza borghese, di privilegiati, verso chi si fa un mazzo tanto per pulire i cessi dove noi andiamo a soggiornare.
Il tutto con paghe ignobili. Con un lavoro sfruttato. Con relazioni fra datori di lavoro e dipendenti che meriterebbero una lotta sindacale dura e senza quartiere.
Tra due mondi, che ha già partecipato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes nel 2022, segna il ritorno di Carrere alla regia.
È ispirato al romanzo-inchiesta Le quai de Ouistreham di Florence Aubenas, giornalista di Liberation che descrive in quest’opera il suo viaggio nel lavoro precario.
Fino all’ultimo indizio
Il film thriller Fino all’ultimo indizio, disponibile su Netflix, dimostra come certa polizia agisca allo stesso modo: punti a un “perfetto colpevole” – estraneo di fatto al delitto su cui si indaga – e cerchi di incastrarlo.
Accade negli Stati Uniti di inizi Anni Novanta, dove viene ambientato il film thriller con Denzel Washington e Rami Malek nei ruoli di due investigatori, così com’è accaduto a Genova, nel maggio del 1971 per il caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano.
Lo schema è lo stesso. C’è un caso giudiziario, ci sono indizi da approfondire e collegare, vi sono testimoni da ascoltare, c’è poi un indiziato principale.
Il risultato? Gli indizi non sono trattati in modo scientifico. I testimoni sono trascurati. L’indiziato diventa il perfetto colpevole che si cerca a tutti i costi di inchiodare.
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Perché rivedere il film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto? Perché il lavoro di Elio Petri – come tutte le opere geniali – incarna il proprio tempo, anticipa ciò che di peggio accadrà e rimane attuale, nel 1970 come cinquant’anni dopo.
Il film ha ottenuto il Premio Oscar, come miglior film straniero, nel 1971. Oltre a trionfare a Cannes e ad essere amato dai cinefili di tutto il mondo.
È la storia di un arrogante commissario di polizia che uccide l’amante, semina la scena del crimine di indizi. E lo fa sfidando il potere che anch’egli incarna e i colleghi che indagano, sicuro che l’interesse all’omertà in Questura lo porrà al riparo dall’arresto e dal giudizio penale.
Ecco come Il Morandini presenta la trama del film di Elio Petri: “Un commissario di polizia uccide l’amante che lo sta tradendo con uno studente contestatore, ma non si cura di nascondere le tracce del delitto. Anzi, lascia molti indizi in modo che i suoi colleghi siano obbligati a risalire a lui. Uomo di potere, vuol vedere fino a che punto il potere protegge i suoi rappresentanti”.
Crimini in famiglia
Il film Crimini di famiglia, proposto da Netflix, racconta la storia di Alicia, una madre disperata (interpretata dall’attrice Cecilia Roth) che non si ferma di fronte a nulla pur di impedire che suo figlio Daniel (l’attore Benjamìn Amadeo) venga condannato al carcere.
Il figlio è sotto processo con l’accusa di aver violentato la ex moglie, la quale in tribunale ne sottolinea tutti i comportamenti tipici della violenza di genere.
Durante i disperati tentativi di salvare il figlio Daniel, implicato anche in fatti di droga, dalla condanna al carcere, Alicia convince il marito a pagare per influenzare il giudizio del tribunale facendo sparire un dossier compromettente.
Accade poi – ma scopriremo come le due storie si intreccino – che Gladys, la collaboratrice familiare di Alicia, già madre di un bambino che vive nella casa dove presta servizio, venga processata per aver ucciso un secondo figlio che aveva in grembo, dopo averlo partorito in bagno, da sola.
Lo stalker della stanza accanto
Il film Lo stalker della stanza accanto. Ecco come Now Tv presenta la trama del film: “Angoscia e tensione per un thriller che trasforma un luogo sicuro nel peggiore degli incubi. Stanca della loro relazione, Mel caccia Ben da casa. Inizierà presto a sentirsi minacciata”.
Qui invece come viene presentato in lingua originale: “Finding her relationship at a standstill, single mother Mel breaks up with her boyfriend. After he moves out, strange things start happening in her house that threaten her safety and well-being”.
Possiamo tradurre così la versione in inglese: “Considerando la sua relazione a un punto morto, la madre single Mel rompe con il suo compagno. Dopo che lui se n’è andato, a casa sua iniziano a succedere cose strane che minacciano la sua sicurezza e il suo benessere”.
Doppio sospetto
Il film Doppio sospetto è su Sky e Now Tv. Ecco la trama, così come viene presentata da Sky Cinema: “Un confronto psicologico tra due donne in una pellicola carica di suspense e ambiguità. Alice assiste alla morte del figlio dell’amica Celine che l’accusa di non essere intervenuta”.
Suspense e ambiguità: è questa la cifra di un film che è un po’ noir e un po’ thriller, di chiara ispirazione ad Alfred Hitchcock.
La suspense è creata dallo sviluppo della storia e dalla messa in scena delle situazioni che via via si presentano, in quello che potrebbe essere un tranquillo e agiato quadro familiare (e amicale) degli anni sessanta.
L’ambiguità è quella costitutiva del reale, della vita di tutti i giorni, del nostro modo di essere: l’ambiguità e l’ambivalenza che nascono dalla mancata corrispondenza fra ciò che si vede e appare; e ciò che invece costituisce la verità sostanziale dei fatti.
La donna alla finestra
Il film La donna alla finestra, sulla piattaforma online Netflix, è un film di genere thriller psicologico del 2020, tratta dal romanzo di A. J. Flinn.
Il film racconta la vicenda di Anna Fox, una psicologa infantile alcolista e affetta da agorafobia (l’ansia degli spazi aperti) che si barrica nella sua casa in una via signorile di Manhattan, a New York.
A metterla in contatto con il mondo c’è solo una finestra che dà sui palazzi dall’altra parte della strada dove abita. E c’è una fotocamera che Anna Fox armeggia in modo peraltro maldestro.
Tratto dal best seller omonimo di A. J. Finn, La donna alla finestra ha un chiaro riferimento ad Alfred Hitchcock e al suo film La finestra sul cortile del 1954.
The Hurricane
Il film The Hurricane è un caso di grave ingiustizia a danno di un pugile afroamericano, cantato come denuncia sociale anche da Bob Dylan. Il film è su Amazon Prime Video.
Ecco la trama del film The Hurricane come la presenta il magazine Cinematografo: “Rubin ‘Hurricane’ Carter è un pugile di colore che vede infrangersi il suo sogno di vincere il titolo dei pesi medi quando viene arrestato, con un altro uomo, per l’omicidio di tre persone in un bar. Vittime di un’accusa ingiusta, i due vengono condannati a tre ergastoli”.
“In prigione Carter, vittima della frustrazione e della disperazione, decide di scrivere la storia dell’ingiustizia subita“, prosegue la recensione. “Ma malgrado l’enorme successo e il clamore provocato dalla pubblicazione della sua autobiografia, Carter rimane dietro le sbarre”.
“Anni dopo, un giovane disadattato canadese, Lesra Martin, si appassiona alla vicenda“, conclude la recensione di Cinematografo. “E convince tre assistenti sociali a impegnarsi a tempo pieno nella battaglia civile per la scarcerazione di Carter“.
Serie televisive thriller per le festività
Le serie televisive, anche quelle thriller, hanno un fascino particolare. Ci avvincono con le loro storie, le relazioni sociali, gli intrecci, gli inganni e i misteri.
Ci coinvolgono con i loro personaggi, a cui ci affezioniamo. Sono loro che ci accompagnano episodio dopo episodio, pagina di storia dopo pagina di storia, in un mondo che ci dà modo di esercitare tutta la nostra competenza critica.
Sono serie televisive basate su fatti accaduti, come Making a murderer. Oppure sono storie di finzione che comunque attingono alla realtà e a ciò che davvero accade, dandone un’interpretazione.
Scomparsa a Lørenskog
La serie tv Scomparsa a Lørenskog tratta con sguardo originale una di quelle storie – un fatto di cronaca nera – che ci incollano alla poltrona. E che suscitano mille interrogativi, in una spirale senza fine.
Una donna di 69 anni, moglie di un ricco imprenditore norvegese, scompare. La sua sparizione lascia dietro di sé una lettera dei rapitori, con tanto di richiesta di riscatto.
Passano i giorni, le settimane e i mesi, ma della donna – e dei rapitori – non vi è più notizia. Tanto da portare gli investigatori a credere che sia tutta una messinscena; e che vi sia il marito dietro la scomparsa della moglie.
Il marito – per motivi di gelosia e anche per un interesse economico – avrebbe fatto sparire e uccidere la moglie.
Da dove nasce il sospetto? Dal fatto che lei era in procinto di chiedere il divorzio; scelta che l’agiato finanziere non avrebbe voluto accettare.
Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer
Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è una serie tv crime che racconta, in dieci episodi di fiction su Netflix, la storia di Jeffrey Lionel Dahmer (West Allis, 21 maggio 1960 – Portage, 28 novembre 1994), un serial killer e militare statunitense.
La parte del protagonista è stata affidata all’attore americano Evan Peters, che si è già cimentato con il genere thriller e horror.
Sulla vicenda di Jeffrey Lionel Dahmer, sempre Netflix propone anche una docuserie: Conversazioni con il killer: il caso Dahmer.
Conosciuto anche come “The Milwaukee Cannibal” (“Il Cannibale di Milwaukee”) o “The Milwaukee Monster” (“Il Mostro di Milwaukee”), Dahmer è stato l’autore di 17 omicidi collocabili tra il 1978 e il 1991.
È un serial killer, Dahmer, che ha agito con metodi assai violenti e impressionanti. Nelle sue azioni troviamo atti di violenza sessuale, necrofilia, cannibalismo e squartamento.
Jeffrey Lionel Dahmer stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo, dato nello Stato del Wisconsin, dove si trova Milwaukee, non vi è la pena di morte.
Il Wisconsin è infatti uno dei 12 stati Usa a non avere la pena di morte, avendola abolita nel 1853.
Dahmer, nel 1994, è stato ucciso in carcere da Christopher Scarver, un detenuto sofferente di schizofrenia.
Docu-serie Vatican Girl
Il modo in cui viene presentato il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi nella docu-serie Vatican Girl, creata da Mark Lewis per Netflix, fa pensare agli intricati intrecci narrativi che abitano la serie tv Il Trono di Spade.
Il caso Orlandi è animato da quattro diverse piste che, seguendo flussi di storie diversi, alla fine vanno tutte a confluire nello stesso e unico posto: il Vaticano.
Le quattro piste esposte nella serie crimeVatican Girl forniscono quattro spunti su cui riflettere. Ogni storia ha i suoi protagonisti che agiscono e sviluppano una storia diversa dalle altre.
Proprio come succede tra le casate de Il Trono di Spade, segreti, bugie e misteri agitano gli animi di chi ha vissuto (e di chi ancora vive) la vicenda.
Intorno ad Emanuela Orlandi, cittadina dello Stato del Vaticano, gravitano ancora parecchi interrogativi.
Deadwind, serie tv dove la polizia sbaglia (ed è umana)
“Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, è la nota frase del commediografo Bertolt Brecht.
Ebbene, nel caso della serie tv fiction finlandese (e tedesca) “Deadwind (Karppi)” – giunta alla terza stagione – di eroi non ve ne sono proprio.
I due investigatori, Sofia Karppi e Sakari Nurmi, sono proprio il contrario degli eroi.
Certo, la chiamata all’avventura c’è anche per loro. Pure loro hanno un tallone d’Achille. Ma non riescono a compiere imprese titaniche, da eroi appunto. Anzi.
La cifra interessante di questa serie televisiva, che si può vedere su Netflix, è che i due poliziotti sbagliano. Scendono a compromessi. Prendono lucciole per lanterne. Si impantanano in un vicolo cieco.
Alla fine, però, la loro sotterranea voglia di verità e l’adesione ai codici d’onore del far rispettare la legge, vincono.
Docu-serie Making a murderer
La serie televisiva Making a murderer racconta su Netflix l’odissea di Steven Avery, nello Stato americano del Wisconsin.
E’ una serie di dieci documentari a stagione. Ogni episodio dura un’ora.
Nei documentari sul caso di Steven Avery non vi è mai una voce fuoricampo. A parlare sono solo i protagonisti, i testimoni, i magistrati e gli avvocati sia nelle occasioni pubbliche che – nel caso della famiglia Avery e dei suoi legali – in interviste per la serie tv.
Making a Murderer segue uno schema narrativo simile a The Innocent Man, il docufilm a puntate ispirato all’omonimo libro inchiesta dello scrittore statunitense John Grisham.
I dodici giurati
La serie televisiva I dodici giurati racconta – su Netflix – dolori e sconfitte delle persone, intrecciandole con i temi sociali: violenza sulle donne, piccole beghe di condominio, solitudine di chi giovane più non è, sfruttamento dei lavoratori immigrati, mancanza di empatia verso gli adolescenti.
Che si tratti di generi cinematografici “leggeri”, come la commedia”; o che ci si misuri con un tema serio come la giustizia giudicante, il mondo franco-belga riesce sempre a stupire. In modo positivo.
“I dodici giurati”, serie televisiva che Netflix propone in dieci puntate da circa 45 minuti ciascuna, racconta un caso giudiziario.
Nel contempo, la serie Tv – con la sua trama articolata fra aula di giustizia e case private – offre gli spaccati di vita di alcuni giudici popolari chiamati ad emettere un verdetto assai difficile.
Io ti cercherò
La serie televisiva Io ti cercherò racconta sulla piattaforma online RaiPlay di Valerio, un ex-poliziotto che, dopo l’apparente suicidio del figlio Ettore, è costretto ad affrontare i fantasmi del suo passato.
La regia è di Gianluca Maria Tavarelli. Gli interpreti sono Alessandro Gassmann, Maya Sansa, Andrea Sartoretti, Luigi Fedele, Zoe Tavarelli, Giordano De Plano, Fiorenza Pieri.
Docu-serieThe Innocent Man
La serie televisiva The Innocent Man è un film documentario in sei puntate del genere “true crime story”.
Il docu-film è stato pubblicato su Netflix nel dicembre del 2018. Si occupa di due casi di omicidio – due femminicidi per l’esattezza – avvenuti nella città statunitense di Ada, in Oklahoma.
Il primo caso è del 1982: l’omicidio, una sera, di una giovane donna, Debbie Carter, 21 anni. che viveva da sola.
Gli assassini, è stato accertato, erano due. Debbie è stata torturata, violentata e uccisa. Il suo corpo è stato sfregiato nel modo più offensivo che possa accadere a una donna.
Questo è solo uno dei due casi di femminicidio – come chiamiamo oggi questo tipo di omicidio di una donna – che si intrecciano con una giustizia miope e manipolata.
The Night Stalker
The Night Stalker: Caccia a un serial killer è una delle docuserie più interessanti di Netflix.
Questa la presentazione che la piattaforma di streaming fa del documentario a episodi: dietro il fascino dell’assolata Los Angeles del 1985 si nasconde un diabolico serial killer. In questa storia true crime, due detective faranno di tutto per acciuffarlo.
Le quattro puntate della serie durano circa 48 minuti. Il primo episodio parte dal fatto che una serie di omicidi, stupri e rapimenti sconcertano la polizia finché i detective Gil Carrillo e Frank Salerno fanno squadra e iniziano a collegare i crimini.
Il secondo episodio rileva come scarsi indizi e un numero di persone uccise in rapido aumento mettono a dura prova i detective Carrillo e Salerno, ma un veicolo sequestrato potrebbe rappresentare una svolta.
Nel terzo episodio della docuserie The Night Stalker: Caccia a un serial killer una mancata opportunità per catturare il killer noto come “The Night Stalker”, e la divulgazione di prove alla stampa da parte di un sindaco, demoralizzano i detective.
Nel quarto e ultimo episodio della serie, i detective identificano il sospettato e inizia una caccia all’uomo. È però la gente comune a scendere in strada per porre fine al regno del terrore del serial killer.
Libri thriller per le feste natalizie
I libri del mondo crime, come i film e le serie televisive thriller, si dividono in libri di fantasia; e in libri che sono ispirati a fatti veri.
In ogni caso, è importante che ci aiutino a comprendere la realtà complessa in cui ci troviamo a vivere. E che ci sollecitino a osservare in modo critico il mondo del crimine, le indagini di polizia e i procedimenti giudiziari.
Quanto ai libri thriller da leggere per le festività di Natale e Capodanno, sotto trovi il link alla pagina delle analisi e recensioni – come al solito irriverenti e fuori dal coro – su questo magazine.
Puoi spaziare dai libri thriller a quelli scomodi d’inchiesta su avvenimenti fondamentali della Storia italiana.
Se ti interessa un “caso vero” di cronaca nera e giudiziaria, che ha segnato la storia civile italiana, puoi leggere il libro Il Biondino della Spider Rossa. Crimine, giustizia e media.
Una storia vera che dura da 50 anni
In molte delle analisi e recensioni su serie televisive, film e libri dell’ambito crime facciamo un parallelo con la vicenda di Milena Sutter e di Lorenzo Bozano.
Un caso di (presunto) rapimento e (presunto) omicidio, a Genova, nel maggio del 1971.
Il caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano
Il 6 maggio del 1971 scompariva a Genova Milena Sutter, 13 anni. Il suo corpo, senza vita, fu trovato due settimane dopo in mare, davanti alla spiaggetta genovese di Priaruggia.
Per il delitto fu accusato prima, poi assolto in primo grado e infine condannato in appello, Lorenzo Bozano, 25 anni, un perdigiorno, con alcuni precedenti penali, figlio di un’agiata famiglia borghese di Genova.
Lorenzo Bozano, scomparso all’età di 75 anni il 30 giugno del 1971, ovvero 50 anni esatti dalla vicenda che scosse l’Italia intera e mezza Europa, si è sempre professato innocente.
Al caso di Milena Sutter e di Lorenzo Bozano abbiamo dedicato una serie di articoli. Sono divisi in due sezioni: una dedicata all’analisi della vicenda, che presenta una serie di lati oscuri e controversi; e una dedicata alla ricostruzione della storia come la presentarono i giornali genovesi.
Sul caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano puoi leggere:
Se vuoi esprimere la tua opinione, dopo aver letto gli articoli, puoi scrivere alla redazione del magazine Il Biondino della Spider Rossa: redazione@ilbiondino.org
Non pretendiamo di professare alcuna verità rivelata sulla vicenda.
Assieme al gruppo di ricerca e analisi dei media ProsMedia, che opera all’interno del Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona, ci siamo posti e ci poniamo di continuo una serie di interrogativi su quel vecchio caso.
Sul tema del crimine e della giustizia puoi leggere gli articoli di due altre sezioni di questo magazine:
- Crimine, giustizia e media: il ruolo di media nel raccontare crimine e giustizia
- Psicologia Investigativa: una disciplina che si occupa delle indagini sui delitti
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Le vacanze di Natale e Capodanno sono un’occasione sia di relax che di riflessione.
Per questo, a nome della redazione del magazine Il Biondino della Spider Rossa ti abbiamo proposto una selezione “thriller” di film, di serie televisive e di libri (e articoli) di cui ci siamo occupati.
Colgo l’occasione, visto il periodo, per augurarti a nome di tutti noi – e dell’associazione culturale ProsMedia – un Natale Sereno e un Anno Nuovo ricco di soddisfazioni.
Maurizio Corte
corte.media
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Sono un giornalista, scrittore e media analyst irriverente. Insegno Comunicazione Interculturale, Giornalismo e Multimedialità all’Università di Verona. Ti aiuto a capire i media e la comunicazione per poterli usare con efficacia e profitto. Come? Con il pensiero critico, la comunicazione autentica e l’approccio umanistico applicati al mondo del crimine e della giustizia. Iscriviti alla newsletter Crime Window & Media. Per contattarmi: direttore@ilbiondino.org