Nel 1951, in un parcheggio di Beverly Hills, il produttore di Hollywood Walter Wanger sparò contro una Cadillac decappottabile verde con una pistola.

Nell’auto vi era la moglie di Wanger, Joan Bennett, un’attrice, seduta dal lato del guidatore e Jennings Lang, agente della donna e suo presunto amante.

Il produttore Wanger sparò due colpi: uno colpì l’auto; l’altro è rimbalzato sul marciapiede, colpendo l’agente Jennings Lang all’inguine.

Il nuovo podcast di Vanity Fair e Cadence13, Love is a Crime, racconta il contesto e le conseguenze di quei due colpi di pistola. Racconta la vita e il lavoro dell’attrice Joan Bennett, e ciò che venne dopo la sparatoria.

Come ricorda il Financial Times, nel dare notizia del podcast, la carriera dell’attrice è precipitata dopo quei colpi d’arma da fuoco.

Joan Bennet nel 1944 aveva recitato nel film di Fritz Lang, The woman in the window. E poi nel 1945 in Scarlet Street, sempre di Lang.

“La loro storia è raccontata in toni noir dalla storica e critica cinematografica di Hollywood, Karina Longworth, che ha già saputo raccontare le storie delle donne di Hollywood, degli uomini che hanno cercato di controllarle e delle lotte di potere dietro le quinte”, fa notare il Financial Times

Il podcast Love is a Crime, contestualizza da un lato l’evento della Hollywood dei primissimi anni cinquanta. Dall’altro vi mette di suo la prospettiva da cui guarda, ovvero il XXI secolo.

Ecco che Love is a Crime ci mostra la misoginia di cui resta vittima Joan Bennett e i privilegi maschilisti del mondo di Hollywood. 

A pensarci bene, mentre fu il marito produttore Walter Wanger a sparare, quindi ad avere un comportamento criminale; a pagarne le conseguenze fu invece la moglie attrice, Joan Bennett, con una carriera stroncata per colpe non sue.

The woman in the window (versione integrale in italiano)