Il dramma raccontato da Silena Santoni in anni che hanno ancora molto da insegnarci.
Martina, 21 anni, scompare. Nessuno sa più niente di lei, della studentessa di giurisprudenza che faceva una vita agiata, all’improvviso travolta da eventi drammatici.
Nella sua stanza c’è il libro Il gabbiano Jonathan Livingston, con l’orecchio a pagina trentadue e una camicetta gettata sul letto.
I genitori, il fidanzato, i compagni di Università, la cercano disperatamente, non sanno dove sia finita.
Neppure il console in pensione Filippo Campolmi, ispirato alla figura di di Enrico Calamai, lo Schindler di Buenos Aires che salvò 300 argentini e che oggi vive a Roma, al quale la ragazza aveva chiesto aiuto.
Siamo nell’Argentina del 1977, sotto una feroce dittatura. Martina è così il filo che unisce le vite di sei personaggi che si intrecciano sulle note struggenti di un tango nel potente romanzo di Silena Santoni, Volver che arriva in libreria per Giunti.
È una storia d’amore “sconsiderato”, di lotte clandestine, disperate ricerche, del passato che ritorna e da cui non è possibile liberarsi.
L’ARGENTINA PROTAGONISTA DEL ROMANZO
La città di Buenos Aires è uno dei protagonisti e dove la musica argentina, il tango, la milonga, Astor Piazzolla, avvolgono l’atmosfera di un racconto spietato, doloroso, che non fa sconti.
Ci sono le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo che la Santoni ringrazia “per il coraggio e la tenacia dimostrate e per la loro opera instancabile di trasmissione dei fatti qui narrati”.
Ritroviamo le yacarande di Buenos Aires, la Boca e il Caminito con tutti i loro odori e i loro colori, i montoneros, le Falcon verdi.
E ritroviamo tutta la dittatura che una terra ha dovuto subire, le torture, le repressioni e l’odio che ciclicamente torna ad abitare il mondo, come vediamo nella guerra in Ucraina.
Il libro e la scrittrice Silena Santoni
“L’uomo ha esercitato la violenza in ogni luogo e in ogni tempo, la trama della storia è tessuta con il filo delle stragi, delle guerre, delle sopraffazioni”, racconta nel libro la Santoni, che è fiorentina.
“Ogni epoca, ogni società ha i suoi orrori e ha sempre trovato motivi per giustificarli”, sottolinea la scrittrice.
Silena Santoni ha esordito con il libro Una ragazza affidabile (Giunti, 2018) con cui ha venduto più di 20 mila copie. Poi è venuto Piccola città.
Sileni scrive anche brani e adattamenti teatrali per la compagnia Katapult, nella quale recita.
Come in un puzzle s’intrecciano una serie di destini. Vi è il destino di Alejandro, uno studente che abbraccia la lotta clandestina; ed è costretto a fuggire dopo l’arresto del suo amico e compagno di lotte Felipe.
Vi è il destino di Franca, la madre disperata di Martina in cerca della figlia. Poi quello del console Campolmi, con il suo cane Merlino, che osa sfidare il regime.
E poi c’è Juan Fernando, un tanghèro di strada assetato di vita. Ed è con lui che Martina vive un passione senza limiti ma poi decide di fermarsi.
L’avvio del romanzo
Il romanzo si apre con Martina disperata che, sotto un temporale violentissimo a Buenos Aires, decide dopo 8 mesi di amore folle di il tanghèro Juan Fernando.
E poi la storia procede a ritroso, dal loro primo incontro al progetto di andare insieme in Patagonia. Un progetto che resterà irrealizzato.
Vi sono poi i tentativi degli amici e compagni di battaglie clandestine di Martina di convincerla a non vedere più Juan Fernando.
Si arriva all’assenza – all’apparenza – per malattia del professor Lopez, in realtà arrestato perché “pare difendesse i rivoluzionari”. E vi è poi l’arresto di Felipe che porta Alejandro a progettare con Martina una fuga in Italia.
Il giorno che devono partire, Martina non arriva all’aeroporto di Montevideo e la sera precedente non torna a casa.
“Raramente qualche scomparso riappariva davvero”, sono le amare considerazioni che vengono fatte, mentre la madre della ragazza si trasforma “in pura attesa e nell’attesa si esauriva ogni sua funzione”. Alla fine si torna, Volver e i segreti si sbriciolano.
Volver è così un thriller a tutto tondo. Una storia dove la storia personale si intreccia con la storia argentina.
Entriamo, con il romanzo Volver di Silena Santoni, in un mondo e un contesto che ci inducono a riflettere su quanto le vicissitudini di una giovane donna si colleghino al contesto di un mondo teso allora come oggi, cinquant’anni dopo.
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