Il racconto di quelle tante “persone invisibili” che, sfruttate, lavorano per noi. Regia di Emmanuel Carrere.

Il film Tra due mondi, di Emmanuel Carrere, disponibile sulla piattaforma Now, è un viaggio nel lavoro precario dei nostri tempi. Un film drammatico senza averne l’aria.

Ed è un atto d’accusa contro la nostra indifferenza borghese, di privilegiati, verso chi si fa un mazzo tanto per pulire i cessi dove noi andiamo a soggiornare.

Il tutto con paghe ignobili. Con un lavoro sfruttato. Con relazioni fra datori di lavoro e dipendenti che meriterebbero una lotta sindacale dura e senza quartiere.

Tra due mondi, che ha già partecipato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes nel 2022, segna il ritorno di Carrere alla regia.

È ispirato al romanzo-inchiesta Le quai de Ouistreham di Florence Aubenas, giornalista di Liberation che descrive in quest’opera il suo viaggio nel lavoro precario.

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Tra due mondi
. La trama del film

Questa la trama del film. Nel 2010 la giornalista Marianne, interpretata da Juliette Binoche, senza rivelare la propria identità, si presenta all’ufficio di collocamento.

Viene assunta, dopo non poche difficoltà, come donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica.

Da qui ha inizio uno straordinario e appassionante viaggio in quello che Georges Bataille chiamava il ‘basso materialismo’. 

Per basso materialismo intenda quei luoghi di orrore, fascinazione e imbarazzo da cui distogliamo lo sguardo. E che preferiamo affidare ad altri, come gli addetti alle pulizie.

Il film Tra due mondi racconta così molto bene i ritmi massacranti, e le molte umiliazioni, di chi fa questo lavoro.

Un lavoro che è fatto di mille gesti per sistemare, in poche ore, centinaia di letti. E per pulire poi altrettanti bagni sempre con il rischio di non farcela. Con le ossa doloranti, senza alcuna soddisfazione.

PERSONE AI MARGINI

Ecco che quei pochi ritagli e le pause rubate per una sigaretta diventano per questi addetti alle pulizie momenti straordinari e irripetibili. Momenti in cui l’amicizia si fa solida e affidabile. Estrema.

È il caso dei colleghi di Marianne, tutte persone ai margini. E soprattutto di Christele, madre single dallo sguardo fiero.

La vera identità della scrittrice, in questo film politico ed esistenziale allo stesso tempo, non può restare nascosta.

Alla fine ci si chiede se questo sia solo un espediente per mostrare, ancora meglio, tutta la distanza che c’è tra questi due mondi. Il nostro mondo di persone coccolate e protette; e il mondo di chi sgobba duro per quattro lire.

IL FILM RACCONTATO DAL REGISTA

“Fin dall’inizio si era stabilito di lavorare solo con attrici non professioniste”, dice il regista. “Due di loro, Nadege e Justine, recitano addirittura nei panni di se stesse”.

“Juliette ha dato un enorme contributo nel lavoro con le attrici. Io stesso ero sorpreso dalla sua umiltà e generosità”, prosegue Emmanuel Carrere. “Le ha dirette almeno quanto me, non perché abbia impartito loro delle istruzioni, ma per il modo in cui ha interpretato il suo ruolo al loro fianco”.

Prosegue Carrere, che è un grande scrittore oltre che regista: “La mia esperienza nel cinema resta limitata. Per questo, mi sono detto prima di iniziare le riprese: se la chimica tra Juliette e il resto del cast funziona, il film meriterà di essere visto. E così è stato“.

L’ultima opera filmica di Emmanuel Carrere propone così un’esperienza e una riflessione su spaccati di vita quotidiana che tendiamo a ignorare.

Il film ci propone il tema – sempre attuale – delle ingiustizie sociali. Degli “invisibili” – persone con loro vissuti e passioni e amori e dolori – che noi ignoriamo. Ma che, proprio con il loro lavoro, ci agevolano la vita.

Appuntamento, quindi, al cinema con il film Tra due mondi, di Emmanuel Carrere, il 7 aprile 2022.

Tra Due Mondi - film - Emmanuel Carrere
Il regista Emmanuel Carrere, eccellente scrittore

L’atto d’accusa contro le ingiustizie sociali

Il film di Carrere è un film “politico” – nel senso più nobile del termine – senza averne l’aria.

Non è un film classista, anche se siamo portati a stare dalla parte dei più deboli. È semmai un atto d’accusa, intriso di profonda umanità, che ci riguarda tutti.

In una società globalizzata, dove abbiamo reso universale lo sfruttamento dei lavoratori più umili, anche noi borghesi privilegiati siamo a rischio.

Ciascuno di noi può finire a dover fare l’addetto delle pulizie, oppure finire su una strada. Perché la vita riserva sempre sorprese; e nessuno può ritenersi al riparo dagli eventi avversi.

L’impoverimento delle classi sociali meno abbienti, il calo di potere e di benessere della classe media, la supremazia di élite sempre più ricche e sempre più isolate: sono questi i segnali che dovrebbero tenerci all’allerta. E farci parteggiare per i più deboli.

Non solo. Dovremmo tutti, nessuno escluso, batterci per un mondo dove il lavoro sia pagato il giusto; e le persone siano rispettate. Anche questo ci suggerisce il film I due mondi.

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LA GIORNALISTA E IL DISTACCO UMANO DAGLI ALTRI

Nel film siamo accompagnati dalla giornalista che si finge un’addetta alle pulizie in cerca di lavoro.

La sua è la tipica “osservazione partecipante”, con cui i sociologi e gli antropologi studiano i gruppi sociali.

Una buona regola è non rivelare la propria identità, per non influenzare il gruppo e il contesto in cui si studiano i fenomeni sociali. Come giornalisti, però, occorre avere un supplemento di umanità.

L’aver ingannato, celando la propria identità, le persone a lei più vicine rende la protagonista del film – Marianne, assai bene interpretata da Juliette Binoche – ad un certo momento antipatica.

Abbiamo la sgradevole sensazione che la sua inchiesta sia stata solo una recita. Fatta per scrivere un libro e portarsi a casa i soldi per alimentare i propri privilegi.

La conclusione ci conferma quello che all’inizio è solo un’intuizione: che il distacco fra la privilegiata borghese, che si mette a studiare i poveri cristi dei cessi pubblici, e la gente che sgobba sia una distanza incolmabile. Sul piano umano, più che sul piano economico.

Maurizio Corte
corte.media

Tra due mondi. Il trailer del film

Video recensione del film Tra due mondi