La relazione tra persone legate da vincoli sentimentali e i casi di donne uccise.
Sul tema del femminicidio, metti insieme Roberta Bruzzone, psicologa e criminologa ad alta specializzazione, e Davide Mascitelli, fine conoscitore del mondo del crimine e fondatore del gruppo Facebook “Crimini Italiani”.
Il risultato dell’impegno su un delitto – il femminicidio – che è diventato emergenza è assicurato:
- un viaggio nei delitti che vedono la donna vittima in quanto donna, con riflessioni sui motivi, i contesti e le personalità degli offender;
- una riflessione su un fenomeno (il femminicidio) che è in controtendenza rispetto al calo degli altri delitti, ormai da molti anni a questa parte;
- una serie di casi di cronaca nera e giudiziaria con cui testare le teorie, le interpretazioni e i consigli su come prevenire, da parte delle donne, soluzioni così dolorose
Con la prima puntata di inizio agosto 2023, ha avuto il via la serie di video con la dottoressa Bruzzone e Mascitelli.
Obiettivo: discutere dei femminicidi secondo le diverse condizioni in cui avvengono.
Si è cominciato – con un video che dura 50 minuti tondi – parlando del femminicidio legato alle dinamiche coniugali. Dove i coniugi possono anche essere persone non necessariamente sposate.
Ecco la scaletta degli argomenti e dei casi di cui si parla nel video che puoi vedere qui sotto.
Ti consiglio di condividere il video e l’articolo con altre donne e altri uomini. Obiettivo: fare cultura per la prevenzione del femminicidio.
Femminicidio legato alle dinamiche coniugali
A seguire, ecco gli argomenti trattati nella prima puntata dei video dedicati ai diversi aspetti del femminicidio. Con Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa, e Davide Mascitelli, fondatore e coordinatore del gruppo Facebook “Crimini Italiani”.
MOGLI UCCISE DAI MARITI PER LIBERARSI DEL FARDELLO DEL MATRIMONIO. SPESSO IN QUESTI CASI ANCHE I FIGLI VENGONO UCCISI
AMANTI UCCISE DA UOMINI CHE PER SALVAGUARDARE IL MATRIMONIO ARRIVANO ALL’OMICIDIO
UOMINI CHE UCCIDONO I PROPRI FIGLI PER “PUNIRE” LE MOGLI CHE LI HANNO LASCIATI
Nel video, la dottoressa Roberta Bruzzone – in qualità di criminologa esperta di femminicidio e di narcisismo – traccia il profilo psicologico e le potenziali psicopatologie di uomini capaci di questi delitti. In particolare di quelli che uccidono i propri figli per punire la moglie.
Da parte sua, Davide Mascitelli richiama i casi di cronaca nera utili a comprendere e far calare le teorie psicologiche nella carne viva delle relazioni sociali.
CASI DI CRONACA NERA. FEMMINICIDI
Alcuni tra i casi più emblematici nella cronaca nera italiana:
Carlo Lissi, che nel 2014 uccide moglie e i due figli perché invaghito (peraltro non corrisposto) di una collega di lavoro
Claudio Grigoletto, che nel 2013 uccide l’amante Marilia Rodrigues Silva Martins (peraltro in stato di gravidanza, in attesa di un figlio il cui padre era lo stesso Grigoletto) e la uccide per non mettere a repentaglio il proprio matrimonio, avendo appunto una moglie, anch’essa in attesa del secondo figlio, e una bambina piccola.
Mathias Schepp, che nel 2011 rapisce e fa sparire per sempre le figlie gemelle Alessia e Livia e si toglie la vita, lasciando un biglietto per la ex moglie (colpevole di averlo lasciato), Irina Lucidi, nel quale le scrive che non avrebbe mai più visto le sue figlie
Pasqualino Jacovone che nel 2013 uccide i suoi due figli e dà fuoco ai loro resti come atto punitivo nei confronti della ex moglie Erica Patti.
Tullio Brigida che nel 1993 uccide i suoi tre figli e ne occulta per lungo tempo i corpi per rappresaglia nei confronti della ex moglie Stefania Adami
Antonio Logli che nel 2012 uccide e occulta il corpo della moglie Roberta Ragusa che aveva scoperto la relazione extra coniugale che il marito da anni portava avanti con Sara Calzolaio (divenuta poi la seconda moglie di Logli). La Ragusa era anche la titolare unica dell’azienda di famiglia, cosa che la rendeva, in quel contesto, ancora più “scomoda”.
Salvatore Parolisi che nel 2011 uccide la moglie Melania Rea, madre della loro figlia di soli 18 mesi, dopo che la moglie ha scoperto che Parolisi da molto tempo aveva una relazione con un’altra donna e rivelandosi incapace di gestire le aspettative della moglie da una parte e dell’amante dall’altra.
Roberto Spaccino che nel 2007 uccide la moglie Barbara Cicioni, al settimo mese di gravidanza, soffocandola con un cuscino dopo una lite. Il delitto ha luogo mentre gli altri due figli della coppia dormono nella stanza accanto.
Femminicidio. Il consiglio fondamentale per le donne
Voglio qui citare un passaggio importante, nel video, dell’intervento e dell’analisi della dottoressa Bruzzone.
“Ci sono moltissime donne che spesso mi chiamano e mi raccontano le loro storie di violenze, di abusi, di pressioni psicologiche”, racconta la criminologa. “Dico loro: guardi, stia attenta, deve finire questa storia e deve mettersi in protezione”.
“Queste donne mi rispondono: ma si figuri se il mio compagno arriverà mai a fare una cosa del genere”, racconta ancora la dottoressa Bruzzone. “Ebbene, vi dico che forse è meglio che cominciate a ragionare, che la possibilità che il vostro compagno arrivi a fare una cosa del genere è reale”.
MESSAGGIO ALLE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA
Ecco quindi il consiglio della dottoressa Bruzzone: “Attenzione a chi si trova in questo tipo di condizione (di violenza psicologica o fisica da parte del partner, spesso narcisista, ndr.) a non sottovalutare gli scenari violenti che stiamo raccontando. Perché poi sono abbastanza simili tra loro”.
Prosegue la criminologa Bruzzone: “Anche se non si arriva al femminicidio vero e proprio, si può arrivare comunque a una condizione di violenza espressa anche davanti a minori. È una violenza che comunque segna la vita delle persone, anche se non impedisce la prosecuzione della loro esistenza”.
“Comunque la segna in maniera profonda, quell’esistenza”, sottolinea la dottoressa Bruzzone. “E magari crea disarmonie, squilibrio nelle vite nelle relazioni di chi ha assistito a quel tipo di scenari. Quindi fate attenzione, perché la violenza a cui si assiste è un virus che varca le generazioni e mette i presupposti per l’esistenza dei prossimi carnefici delle prossime vittime”.
Occorre quindi fare attenzione a quello che accade nella relazione con il proprio partner. “Assolutamente non tollerate che questo tipo di eventi avvengano davanti ai vostri figli”, avverte la dottoressa Bruzzone. “Perché potreste veramente fargli del male in maniera incommensurabile. E ve ne accorgereste prima o poi”.
La lotta al femminicidio. La prevenzione del femminicidio. L’impegno contro la violenza sulle donne. Tutto questo passa attraverso l’intervento per tempo, in modo da evitare che la situazione degeneri. E che la violenza familiare metta a repentaglio la serenità dei figli, addirittura abituandoli a relazioni di tipo violento.
Maurizio Corte
corte.media
Photo by Unsplash. Copertina: Sam McNamara. Nell’articolo: Ben White, Sinitta Leunen
Femminicidio. Video con Roberta Bruzzone e Davide Mascitelli
Questo è il video della prima puntata dedicata al femminicidio. Argomento specifico: l’uccisione di donne nell’ambito delle relazioni coniugali.
La visione è vivamente consigliata anche ai signori maschi. Abbiamo sempre molto da imparare per essere uomini migliori (Maurizio Corte).
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Sono un giornalista, scrittore e media analyst irriverente. Insegno Comunicazione Interculturale, Giornalismo e Multimedialità all’Università di Verona. Ti aiuto a capire i media e la comunicazione per poterli usare con efficacia e profitto. Come? Con il pensiero critico, la comunicazione autentica e l’approccio umanistico applicati al mondo del crimine e della giustizia. Iscriviti alla newsletter Crime Window & Media. Per contattarmi: direttore@ilbiondino.org