Sirhan, 79 anni, costretto ancora alla prigione. Due figli di Kennedy lo appoggiano. I dubbi sul caso.
Sirhan B. Sirhan, di origine palestinese, 79 anni, in carcere da 55 anni, vede sfumare il sogno della libertà sulla parola.
L’assassino di Robert Kennedy, il senatore democratico ucciso nella notte del 6 giugno del 1968 a Los Angeles, aveva ottenuto, nel 2021, una prima vittoria davanti alla commissione per la libertà vigilata.
Purtroppo, nonostante l’appoggio di una parte della famiglia di Bob Kennedy, Sirhan si è vista rifiutata la concessione di uscire di prigione. Viene da pensare che la sua liberazione possa risultare parecchio scomoda.
Possibile che risulti pericolosa una persona che il 19 marzo del 2024 compie 80 anni? È vero che non ha imparato nulla da mezzo secolo di prigione?
O piuttosto danno fastidio le voci che l’omicidio di Bob Kennedy non è solo frutto dei suoi otto colpi di pistola a Los Angeles? Infatti, a un esame del sonoro di quell’assassinio, i colpi sparati sono stati 13. E in una successione rapida tale che è incompatibile con l’arma in mano al giovane (allora 24enne) palestinese.
NEGATA LA LIBERTÀ SULLA PAROLA
Il dipartimento della Giustizia dello Stato della California mercoledì 1 marzo 2023 ha negato la libertà condizionale per Sirhan B. Sirhan, l’uomo condannato per l’assassinio del senatore Robert F. Kennedy nel 1968, nella sua prima revisione del caso da quando il governatore Gavin Newsom ha deciso l’anno scorso che Sirhan dovrebbe restare dietro le sbarre.
Nel 2021 il Consiglio di Stato californiano aveva raccomandato la libertà sulla parola dell’assassino di Bob Francis Kennedy. Ma non è stato ascoltato.
NEL 2022 L’OPPOSIZIONE DEL GOVERNATORE DELLA CALIFORNIA
Secondo la legge della California, il governatore Newsom aveva il potere di respingere la raccomandazione di lasciare libero l’omicida di Kennedy.
Dopo più di quattro mesi di riflessione, il governatore democratico ha infatti bloccato il rilascio di Sirhan nel gennaio 2022.
“Dopo decenni in prigione, non è riuscito ad affrontare le carenze che lo hanno portato ad assassinare il senatore Kennedy”, ha scritto il governatore l’anno scorso.
Una giustificazione, quella del governatore democratico Newsom che non sta in piedi. E che appoggia sull’idea di immutabilità, anche dopo 55 anni di galera, della persona condannata.
Newsom ha addirittura affermato, un anno fa, che Sirhan Sirhan può rappresentare un punto di riferimento per terroristi e agitatori politici.
Viene invece da pensare che il governatore abbia voluto accontentare la parte di famiglia Kennedy che non vuole libero il palestinese; e quella parte di polizia e magistratura che non vuole si facciano altre indagini sull’omicidio di Bob Kennedy.
Come aveva scritto due anni fa la Cnn, “Sirhan Sirhan, l’uomo condannato per l’omicidio del senatore Robert F. Kennedy nel 1968, è stato raccomandato per la libertà vigilata venerdì 27 agosto 2021″.
Dopo 55 anni di carcere, il destino del detenuto 79enne si è invece dovuto arrendere al governatore della California.
Due dei figli sopravvissuti di Kennedy, nel 2021 Robert F. Kennedy Jr. e Douglas Kennedy, avevano sostenuto il rilascio durante l’apparizione di Sirhan davanti alla commissione per la libertà vigilata.
Era la 16^ volta che l’assassino del senatore Kennedy chiedeva la libertà vigilata.
Non si fermerà qui: l’avvocato di Sirhan Sirhan avvierà una 17^ richiesta, mentre pende davanti a una Corte di giustizia l’opposizione alla pronuncia del 2021 del governatore dello Stato della California, contrario a liberare l’uomo.
Molti degli altri figli di Bob Kennedy si sono, peraltro, opposti alla messa in libertà, seppure sulla parola, di Sirhan Sirhan.
Sirhan fu imprigionato al Dipartimento di Correzione e Riabilitazione della California nel maggio 1969, dopo essere stato condannato per omicidio di primo grado e aggressione con intento omicida.
Condannato a morte, la sua pena è stata commutata in ergastolo a seguito dell’abolizione in California della pena capitale, nel 1972. Pena capitale poi reintrodotta, anche se di fatto non vi sono state altre esecuzioni negli ultimi anni.
L’omicidio di Bob Kennedy: parole di umanità verso Sirhan
“Sono sopraffatto solo dall’essere in grado di vedere Mr. Sirhan faccia a faccia“, aveva dichiarato nel 2021 Douglas Kennedy, che era un bambino quando suo padre fu ucciso nel 1968, durante l’udienza virtuale per la libertà sulla parola.
“Penso di aver vissuto la mia vita sia nella paura di lui che del suo nome in un modo o nell’altro”, aveva aggiunto Douglas Kennedy. “E sono grato oggi di vederlo come un essere umano degno di compassione e amore“.
Sirhan, che all’udienza del 2021 indossava un’uniforme blu con un tovagliolo di carta piegato come un fazzoletto in tasca, aveva sorriso.
“Ho un po’ di amore per te”, aveva detto Douglas Kennedy al detenuto, che aveva annuito e abbassato la testa, rivela la Cnn.
Sirhan B. Sirhan, 24 anni nel 1968 e oggi 79enne, condannato nel 1969 per l’omicidio di Bob Kennedy, eseguito il 5 giugno 1968, per la prima volta nel 2021 non aveva avuto alcun procuratore che si opponeva alla sua richiesta.
La doccia fredda della negazione, nel marzo 2023, della libertà sulla parola mette da parte tutte le sue speranze.
Bob F. Kennedy – va ricordato – era il fratello del presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, ucciso cinque anni prima, a Dallas, nel novembre del 1963.
LA POSIZIONE DI ROBERT F. KENNEDY JR.
Robert F. Kennedy Jr., che in passato ha favorito il rilascio di Sirhan, aveva scritto nel 2021 a sostegno della libertà vigilata.
Aveva detto di essere stato commosso quando aveva incontrato per la prima volta Sirhan – “che ha pianto, mi ha stretto le mani e mi ha chiesto perdono” – e si è offerto di essere “un amico guida per lui”.
Il consiglio per la libertà vigilata nel 2021 aveva raccomandato la scarcerazione, ma aveva affermato che la decisione non era ancora definitiva.
Nonostante la raccomandazione per il rilascio, la decisione del consiglio era stata annullata dal governatore Gavin Newsom, che deve aver obbedito più alle pressioni interessate di chi non vuole discutere la verità ufficiale sulla vicenda; più che a ragioni oggettive di pericolosità di Sirhan Sirhan.
L’ufficio del procuratore distrettuale non si era presentato, nel 2021, davanti alla riunione per la libertà vigilata a Sirhan. E aveva assunto una posizione di neutralità.
Le forze dell’ordine di Los Angeles avevano invece presentato una lettera in opposizione al rilascio di Sirhan. C’erano anche lettere dal pubblico e dai membri della famiglia Kennedy.
La decisione sul destino di Sirhan Sirhan ha una serie di componenti:
- una politica, dato che il governatore nel 2022 aveva in ballo le elezioni;
- una di ordine pubblico sulla pericolosità sociale o meno di Sirhan;
- una legata alla polizia, dato che la libertà vigilata può rimettere in moto le indagini sull’assassinio di Bob Kennedy e riportare alla luce gli errori degli investigatori
La ricerca della verità su chi davvero sparò il colpo fatale contro Bob Kennedy, il 5 giugno 1968, all’Hotel Ambassador di Los Angeles, dà fastidio a molti.
IL VIDEO RAI SULL’OMICIDIO DI BOB KENNEDY
L’omicidio di Bob Kennedy nel giugno del 1968
Come ricorda il Washington Post, Sirhan fu arrestato sulla scena della sparatoria di Kennedy a Los Angeles il 5 giugno 1968.
Processato, ebbe la condanna per omicidio di primo grado; una condanna a morte per aver ucciso un senatore degli Stati Uniti che era destinato Casa Bianca.
L’omicidio avvenne, infatti, mentre Bob Kennedy era in campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico in vista delle elezioni presidenziali.
La marcia trionfale di Bob Kennedy, che era stato ministro della Giustizia nel governo del fratello John, era annunciata. Tutti lo vedevano già alla Casa Bianca.
L’assassinio di Bob Kennedy, ricorda il Washington Post, avvenne due mesi dopo quello del reverendo Martin Luther King Jr.
Fu una svolta per gli Stati Uniti: nel giro di due mesi erano stati assassinati i leader carismatici: Martin Luther King, che si batteva per i diritti civili dei neri e degli americani tutti; e Bob Kennedy, che poteva riportare il sogno democratico alla Casa Bianca.
La condanna a morte di Sirhan è stata tramutata in ergastolo con possibilità di libertà condizionale, dopo che lo Stato della California ha abolito nel 1969 la pena di morte. Pena di morte che, tuttavia, è stata reintrodotta nel 1972 e che ora è sospesa.
Dal 2013 molti tribunali hanno sospeso l’applicazione in California e altri Stati per problemi con il nuovo protocollo di farmaci per l’iniezione letale, dopo il fallimento del referendum del 2012 e di quello del 2017
VIDEO CON KERRY, FIGLIA DI BOB KENNEDY
Al momento sono 14 gli Stati americani che hanno abolito la pena di morte, sui 50 componenti la federazione degli Stati Uniti d’America.
La pena di morte è comunque prevista per reati federali e militari. Questo anche per cittadini di Stati dell’Unione in cui la pena di morte non è prevista per reati non federali, ma che commettono reati passibili di essa nelle cosiddette “federal lands”. Lo Stato più attivo nell’applicare la pena di morte è il Texas.
Da parte sua, la commissione sulla libertà vigilata che nel 2021 veva dato l’ok alla liberazione sulla parola di Sirhan B. Sirhan ha dichiarato oggi l’uomo che – secondo la condanna di una giuria del 1969 – ha ucciso Bob Kennedy è “un uomo differente”.
Sirhan è quindi considerato un uomo differente rispetto al 24enne che il 5 giugno 1969 sparò al senatore democratico. Non sarebbe più un pericolo per la società. E ha aderito ai programmi di gestione della rabbia e di inserimento sociale organizzati dalle autorità carcerarie.
Non si capisce, quindi, la posizione del governatore democratico e l’ultima decisione di un board penale californiano nel negare all’attentatore di Bob Kennedy, dopo 55 anni di prigione e a 79 anni, il diritto alla libertà sulla parola. Ovvero a una libertà comunque sotto stretto controllo.
Cosa può accadere a Sirhan
Sirhan è in carcere da 55 anni. Ora la sua occasione di uscire dal carcere è ridotta a zero.
Non ha potuto beneficiare di un ammorbidimento verso quei detenuti da decenni nelle prigioni; che non sono più – data l’età – un pericolo per la società; e che stando in carcere costerebbero per le cure mediche.
L’assassino di Bob Kennedy contava sulla nuova posizione tra i pubblici ministeri progressisti. La posizione è di non opporsi al rilascio di detenuti che hanno scontato decenni dietro le sbarre.
Sirhan non rappresenta più una minaccia per la società; e curarlo in vecchiaia – lui come altri detenuti – può essere costoso per via dei trattamenti medici. Eppure non gli si è voluto riconoscere la possibilità di uscire dal carcere.
Vi è un gruppo di pubblici ministeri il quale preferisce, come lavoro di magistrato, aiutare i criminali liberi che rinchiudere le persone in galera, fa sapere il Washigton Post, in un articolo del 2021 su Sirhan e Bob Kennedy, a firma di Tom Jackman.
Nel caso di Sirhan, l’ufficio del procuratore capo della contea di Los Angeles, George Gascón, è voluto rimanere neutrale.
“Se qualcuno non è più una minaccia per la sicurezza pubblica, dopo aver scontato più di 50 anni di carcere, la commissione per la libertà vigilata può raccomandare il rilascio sulla base di una determinazione obiettiva”, aveva dichiarato al Washington Post nel 2021 un consigliere del procuratore capo di Los Angeles.
Un’inutile speranza di libertà per Sirhan Sirhan.
VIDEO IN INGLESE SULLA MORTE DI BOB KENNEDY
Della famiglia di Bon Kennedy restano la moglie, Ethel Kennedy, e nove figli, la maggior parte dei quali è contraria al rilascio sulla parola dell’assassino del senatore democratico.
Non perdonare dopo 55 anni di prigione un uomo che di certo è un assassino, ma che ha mostrato di seguire le regole del carcere e del reinserimento in società, vuol dire che vi sono altre ragioni sulla prigione per Sirhan Sirhan.
Di sicuro, il suo cavalcare i dubbi sulle responsabilità nella morte di Bob Kennedy gli ha nuociuto assai.
Le indagini sull’omicidio di Bob Kennedy
Come scriveva il Washington Post, nel 2021, l’ex vicegovernatore del Maryland, Kathleen Kennedy Townsend, ha dichiarato nel 2018 di aver sostenuto la richiesta di suo fratello per una nuova indagine sull’assassinio del padre.
Nella stessa sparatoria del giugno 1968 sono state ferite altre cinque persone in piedi, dietro Kennedy, nella dispensa dell’Ambassador Hotel.
L’avvocato Angela Berry, legale del palestinese, si è sempre concentrata sull’età di Sirhan al momento dell’attentato: aveva 24 anni, la fedina penale; e poi il comportamento in prigione, il suo rimorso e la sua improbabile possibilità di recidiva se rilasciato.
Secondo la Suprema Corte della California, un’analisi di un caso di delitto e del suo autore, “non può essere intrapresa semplicemente esaminando le circostanze del crimine da solo, senza considerare il passare del tempo; o i conseguenti cambiamenti nell’atteggiamento psicologico o mentale del detenuto“.
Sirhan, da parte sua, ha espresso rimorso nelle udienze per la libertà vigilata dagli anni ottanta. “Provo sentimenti di vergogna e senso di colpa interiore (…). Sento il doloreil dolore che i Kennedy potrebbero aver attraversato”.
Giordano di nascita, Sirhan potrebbe essere espulso se rilasciato sulla parola, perché non ha ottenuto la cittadinanza Usa prima del suo arresto. “Ha detto che rinuncerà al suo diritto di vivere in questo paese, se dovesse un giorno essere liberato”, ha detto il fratello, Munir Sirhan, “e tornerà nel mondo arabo. Ci sono un certo numero di paesi che hanno detto che lo accetterebbero”.
Il Washington Post ricorda poi nel suo articolo che alcuni sostenitori di Sirhan affermano che l’uomo non ha sparato a Kennedy. Hanno anzi sollevato invano la questione sia nei tribunali della California che nelle udienze per la libertà vigilata.
Il più importante di quei sostenitori è Paul Schrade, ora 98 anni, che è stato anche colpito mentre camminava dietro Kennedy. Schrade è apparso all’udienza del 2021 per la libertà vigilata di Sirhan, per sostenere il suo rilascio.
I dubbi su chi ha ucciso Bob Kennedy
Poco dopo la mezzanotte del 5 giugno 1968, Bob Kennedy fu dichiarato vincitore delle primarie presidenziali democratiche in California.
Tenne un breve discorso di vittoria in una sala da ballo gremita, con Schrade in piedi accanto a lui.
Bob Kennedy ha poi ha camminato attraverso la dispensa dell’hotel verso una conferenza stampa.
I testimoni hanno detto che Sirhan è andato avanti e ha iniziato a sparare con una pistola calibro 22, colpendo Kennedy e altre cinque persone.
Un colpo è entrato nel cervello di Kennedy ed è morto il giorno dopo. Sirhan è stato subito catturato e arrestato.
Una giuria ha condannato Sirhan Sirhan nel 1969. Tutti i ricorsi contro il verdetto sono stati respinti.
Bob Kennedy è stato colpito quattro volte a bruciapelo da dietro. Un colpo gli è passato attraverso la giacca e non lo ha colpito. Il colpo che ha ucciso il senatore democratico è stato sparato così vicino che la polvere da sparo era sui suoi capelli, ha scoperto il medico legale che ha eseguito l’autopsia.
Diversi fori di proiettile nel soffitto e nei telai delle porte dell’hotel hanno indicato che sono stati sparati più di otto colpi; quindi più della capacità di fuoco della pistola di Sirhan.
Gli inquirenti e alcuni esperti hanno affermato che Kennedy probabilmente ha voltato le spalle al sicario che avanzava, provocando le ferite alla parte posteriore.
Quanto ai fori di proiettile in eccesso, gli inquirenti hanno assicurato che non erano realmente fori di proiettile. E che Sirhan mente quando afferma di non ricordare la sparatoria.
Da parte sua Schrade, l’americano ferito, ha affermato che lui e le altre persone dietro Kennedy sono state colpite da Sirhan. Ha però anche aggiunto che un secondo uomo armato ha ucciso Kennedy da dietro.
Schrade, 98 anni, ha detto che l’investigatore capo della scena del crimine ha mentito quando ha testimoniato di aver testato la pistola di Sirhan. E che ha mentito quando ha detto che i proiettili sparati corrispondevano a quelli diretti a Kennedy e a due altri feriti.
Le indagini successive hanno mostrato che i proiettili di prova non corrispondevano ai proiettili della vittima.
I magistrati inquirenti hanno affermato che la discrepanza derivava da un errore materiale. Tuttavia in seguito si è scoperto che l’investigatore della scena del crimine aveva pasticciato in altri casi importanti.
VIDEO CON IL FERITO CHE SOLLEVA I DUBBI SUL CASO KENNEDY
La polizia e i pubblici ministeri di Los Angeles hanno pasticciato con l’assassinio di Bobby Kennedy?
“Non è lui il colpevole”, ha detto Schrade di Sirhan. “L’importante è tirarlo fuori e poi identificare il secondo sicario, che non è mai stato identificato dalla polizia di Los Angeles”.
Secondo alcuni Sirhan non ha avuto un processo equo. Sarebbero stati ignorati elementi importanti dell’autopsia sul corpo di Bob Kennedy, con le ferite da arma da fuoco posteriori. E la condanna di Sirhan sarebbe stata frettolosa.
I dubbi e le zone d’ombre sull’omicidio del senatore democratico Bob Kennedy restano intatti, nonostante la versione ufficiale.
Intanto Sirhan Sirhan, a 79 anni, dopo 55 anni di carcere, deve rinunciare alla speranza di godere della liberta vigilata, in California. L’ultima parola è scesa come una mannaia sul sogno di uscire di prigione.
Maurizio Corte
corte.media
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Giornalista professionista, scrittore e media analyst. Insegna Giornalismo Interculturale e Multimedialità all’Università degli Studi di Verona. Dirige l’agenzia d’informazioni e consulenza Corte&Media. Contatto Linkedin. Sito web Corte&Media. Email: direttore@ilbiondino.org