Profilare un criminale: l’insieme di tecniche e analisi che aiutano gli investigatori (Parte 2^).

Dopo aver visto dove si applica il Criminal Profiling, continuiamo con questa seconda parte la guida alla profilazione dell’offender di un certo evento criminoso. La prima parte della guida la puoi trovare sotto il titolo CRIMINAL PROFILING.

Il Criminal Profiling rientra nell’ambito della Psicologia Investigativa a cui abbiamo dedicato una sezione di questo blog, Il Biondino della Spider Rossa.

DEFINIZIONI DI CRIMINAL PROFILING

Sono numerose le definizioni che finora sono state date da diversi studiosi ed esperti al concetto di Criminal Profiling.

La prima (Rossi, Zappalà, 2005) definisce il Profiling come “quel processo di inferenza delle caratteristiche di personalità e sociodemografiche di un autore sconosciuto di un reato o di un autore sconosciuto di una serie di reati che rispondono allo stesso articolo del codice penale (per esempio una serie di stupri, una serie di rapine, una serie di furti, una serie di omicidi a sfondo sessuale ecc.)”.

La pratica dell’Offender Profiling può essere spiegata (Kocsis, 2003) come “la tecnica di analisi degli schemi di comportamento durante la commissione di un crimine o in una serie di crimini con autore non noto, attraverso cui è possibile costruire un profilo descrittivo del probabile autore del crimine in questione”.

Da parte sua, Douglas (Douglas, Burgess A.W., Burgess A.G., Ressler, 2006) lo definisce come “identificazione delle principali caratteristiche di comportamento e personalità di un individuo, basate sull’analisi delle peculiarità del crimine commesso”.

Lo studioso Copson (Copson, Gudjonsson, 1997) invece definisce il Criminal Profiling un “approccio della polizia investigativa volto a fornire la descrizione di un autore sconosciuto di reato, basandosi sull’analisi della scena del crimine, della vittima e di ogni altro utile particolare”.

Holmes & Holmes (Holmes R., Holmes S., 2009) identificano nel Profilo Criminale “una metodica i cui obiettivi sono di fornire informazioni circa le caratteristiche sociodemografiche e psicologiche del reo sconosciuto, nonché offrire una consulenza agli investigatori sulle strategie di interrogatorio più efficaci”.

David Canter (Canter, Salfati, 1999) utilizza il termine Profilo Criminale per riferirsi a “qualsiasi attività che possa essere utile ad inferire le caratteristiche dell’aggressore e del tipo di reato a partire da ogni informazione disponibile”.

In relazione a quella che è la realtà italiana, quando si parla di Profilo Criminale ci si riferisce all’idea di fornire un quadro delle caratteristiche di personalità, sociodemografiche e, nel caso di una aggressione di matrice seriale anche la probabile area di residenza, di un autore sconosciuto di uno o più reati, basando le proprie affermazioni su dati statistici e su un’analisi psicocriminologica del delitto.

L’analisi del profilo criminale

Per gli autori che hanno per primi studiato il profilo psicologico del criminale, l’analisi del profilo consiste nell’identificazione delle principali caratteristiche di comportamento e personalità.

Queste caratteristiche sono estrapolate sulla base dell’analisi delle peculiarità del crimine commesso, in quanto le particolarità comportamentale sono importanti indizi sulla personalità.

Negli ultimi anni l’attività di profiling è stata definita come un approccio della polizia investigativa tendente a fornire la descrizione di un autore di reato sconosciuto.

Quella descrizione viene svolta basandosi sulla valutazione dei più piccoli dettagli della scena del crimine, della vittima e di ogni altra utile informazione sulle circostanze e sui luoghi del crimine.

L’offender durante la perpetrazione del proprio crimine esibisce un determinato modello di comportamento.

Di conseguenza l’analisi della scena del crimine permette di inferire alcune caratteristiche dell’autore. In tale prospettiva il profiler fornisce il proprio supporto all’investigazione tentando di rispondere a queste domande:

  • Cosa è successo sulla scena del delitto?
  • Che tipo di persona può aver fatto questo?
  • Quali sono le più probabili caratteristiche di personalità di questo individuo?

VALIDITÀ DEL CRIMINAL PROFILING

Ci sono molti dubbi sollevati sulla validità del metodo di Criminal Profiling tanto che Kocsis, sostiene che il materiale posto a fondamento della validità del profiling si basa su “analisi quantitative, soggette ai rigori del processo scientifico di controllo da parte di colleghi del settore, successivamente accettati e pubblicati su riviste accademiche prestigiose, riconosciute a livello internazionale”.

COME FARE UN EFFICACE PROFILING CRIMINALE

Studi internazionali individuano quattro caratteristiche fondamentali per un efficace profiling:

  • il riconoscimento della mente criminale;
  • l’esperienza di chi ha investigato vari delitti;
  • la capacità di analisi logica e obiettiva, cioè l’abilità di ragionare in modo logico e obiettivo senza l’intrusione di reazioni emotive individuali per quel particolare caso;
  • l’intuito personale.

Si può dire che il profiling criminale consta di due fasi: la prima delinea un profilo generale, la seconda un profilo specifico.

  1. Il profilo generale fa parte dell’analisi investigativa globale di ogni delitto. La relativa meticolosa raccolta dei dati sulla scena del crimine è quanto mai importante. Questo per giungere alle premesse e alle dinamiche del crimine stesso.
  2. Il profilo specifico è viceversa caratterizzato da una raffinata raccolta di elementi probanti della scena del crimine, estremamente preziosi per l’indagine, il cui scopo principale è delineare una tipologia delle caratteristiche comportamentali e della struttura psicologica del colpevole.

L’INTERPRETAZIONE PSICOLOGICA

Sulla base di questi assunti si può affermare che la costruzione di un profilo psicologico criminale è caratterizzato dall’interpretazione psicologica di informazioni.

Quelle informazioni sono collegate alle circostanze di un crimine. E sono raccolte sulla scena di quest’ultimo, al fine di disegnare l’identikit (demografico, psicologico e del modus operandi) di un criminale.

Lo scopo è molteplice e impegnativo: tentare di spiegare il comportamento di un criminale, talvolta seriale o ripetitivo, la sua motivazione, se esiste la possibilità di recidiva e facilitare la sua cattura.

Questa è la seconda parte della guida che qui ho voluto proporre su cos’è e come si applica il Criminal Profiling. Ovvero il profilo psicologico dell’autore di reato.

Laura Baccaro
www.laurabaccaro.it
(seconda parte – segue)

(Foto di copertina: Evgeniy Smersh, Unsplash)

Criminal Profiling. Introduzione (in inglese)

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