Se pronunciamo il nome di Bill Clinton, ci vengono in mente subito i rapporti orali con Monica Lewinsky. Non certo la sua presidenza democratica.
Allo scandalo del presidente degli Stati Uniti che si fa deliziare da una stagista, forte del suo potere di leader mondiale, è dedicata una stagione della serie televisiva Impeachment: American Crime Story.
Il debutto della terza stagione è fissato per il 7 settembre 2021 negli Stati Uniti. In Italia ancora non sappiamo quando: basta comunque controllare le piattaforme di streaming.
La prima stagione di American Crime Story è stata quella di The People v. O. J. Simpson (2016). La seconda stagione è stata dedicata a The Assassination of Gianni Versace (2018).
La terza stagione della serie televisiva affronta uno degli scandali più memorabili del XX secolo negli Stati Uniti. Quello che potremmo chiamare una forma di diversione dell’attenzione.
Tradotto in linguaggio da cronisti: ti faccio concentrare sul sesso alla Casa Bianca, così non ti accorgi di quanto di peggio alla Casa Bianca è accaduto.
L’ultima puntata del dramma storico di Ryan Murphy si concentra sulla relazione del presidente Bill Clinton con una stagista della Casa Bianca, poco più che ventenne, Monica Lewinsky.
E si concentra sul circo mediatico e il procedimento di impeachment che ne è seguito presto.
American Crime Story ha trattato prima il processo a O.J. Simpson e l’assassinio di Gianni Versace. Ora si occupa dei comportamenti sessuali dell’ex capo della Casa Bianca.
Invece di concentrarsi su Clinton, tuttavia, Impeachment: American Crime Story incentra la sua narrazione sulle donne che si sono trovate coinvolte nello scandalo: una giovane Lewinsky, una connivente Linda Tripp, la sfavorevole Paula Jones e altre ancora.
Cosa c’è di interessante, per un magazine come Il Biondino della Spider Rossa, si occupa anche di queste notizie da gossip?
Di interessante c’è che proprio Bill Clinton promulgò una legge negli Stati Uniti che ha limitato il potere di ricorso dei condannati alle Corti Federali e alla Corte Suprema.
Bill Clinton – presidente democratico – si è insomma prestato a una campagna di riduzione dei diritti dei cittadini americani, a cominciare da quelli condannati, con la scusa della lotta al terrorismo.
A raccontarcelo è la serie televisiva Making a Murderer.
Insomma, un pompino (espressione volgare che indica un rapporto sessuale orale) al capo della Casa Bianca fa più notizia di una riduzione degli spazi di libertà, realizzata dallo stesso capo della stessa Casa Bianca.
Gli spazi di libertà per cui tanti oggi urlano e protestano, sono stati più volte calpestati senza che nessuno – dei protestatari di oggi – muovesse un dito. O almeno, un poco, la lingua.
Giornalista professionista, scrittore e media analyst. Insegna Giornalismo Interculturale e Multimedialità all’Università degli Studi di Verona. Dirige l’agenzia d’informazioni e consulenza Corte&Media. Contatto Linkedin. Sito web Corte&Media. Email: direttore@ilbiondino.org