Verità, lealtà, giustizia, prigionia, vendetta. Sono questi i più significativi pilastri che ci rappresenta – ci richiama – la serie relevisiva Rai Il Conte di Montecristo.

Gli episodi sono stati trasmessi su RaiUno, il lunedì, dal 13 gennaio 2025. E sono disponibili su RaiPlay. In tutto, sono otto le puntate per raccontare la storia scritta da Alexandre Dumas padre.

La serie tv drammatica Il Conte di Montecristo, diretta da Bille August, è infatti un adattamento del celebre romanzo di Alexandre Dumas. Il romanzo uscì in Francia, a puntate come la serie tv, nel 1944 e si ispira a una storia vera.

Il Conte di Montecristo segue la vita di Edmond Dantès, interpretato da Sam Claflin, un giovane marinaio di Marsiglia che, dopo essere stato ingiustamente accusato di tradimento e imprigionato per 15 anni nel castello fortezza d’If, cerca vendetta contro coloro che lo hanno tradito. E fatto arrestare.

La trama della serie tv

La storia inizia con Edmond Dantès, promosso capitano della nave mercantile Pharaon, pronto a sposare la sua amata Mercedes (Ana Girardot). Tuttavia, un complotto ordito da Gérard Villefort (Mikkel Boe Følsgaard), Danglars (Blake Ritson) e Fernand (Harry Taurasi) lo porta ad essere arrestato con l’accusa di essere un sostenitore di Napoleone Bonaparte, mentre quest’ultimo è in esilio all’Isola d’Elba.

Dantès è così condannato a una prigionia ingiusta. Durante i quattordici anni di isolamento, Edmond incontra l’anziano prigioniero Abate Faria (Jeremy Irons), che gli rivela l’esistenza di un tesoro sull’isola di Montecristo.

Dopo la morte dell’abate, Edmond riesce a fuggire, recupera il tesoro e si trasforma nel misterioso Conte di Montecristo, determinato a vendicarsi dei suoi nemici.

2 - Il Conte di Montecristo - Rai - serie tv

Recensioni: le opinioni dei giornali

Le recensioni della serie sono perlopiù positive. Secondo il magazine Amica, la serie riesce a catturare l’essenza del romanzo originale, mantenendo viva l’attenzione dello spettatore attraverso colpi di scena e una narrazione avvincente.

La recitazione di Claflin viene elogiata per la sua intensità, mentre Jeremy Irons offre una performance memorabile nel ruolo dell’abate Faria.

Framed Magazine sottolinea come la serie riesca a bilanciare l’azione con momenti di introspezione, evidenziando il conflitto interiore di Edmond mentre si confronta con le conseguenze delle sue azioni vendicative.

La produzione è descritta come affascinante e ben realizzata sul piano della fotografia, con una colonna sonora che bene si raccorda con le emozioni suscitate dalla storia.

Il noto settimanale TV Sorrisi e Canzoni  evidenzia come Il Conte di Montecristo riesca a rimanere fedele all’atmosfera originale del romanzo di Dumas, pur apportando alcune modifiche per adattarsi al linguaggio contemporaneo.

Il magazine sottolinea l’abilità della serie nel trasmettere le emozioni di vendetta e redenzione che caratterizzano la storia di Edmond Dantès.

TV Sorrisi e Canzoni sottolinea che la serie trasmessa dalla Rai è un ottimo punto di partenza per coloro che non conoscono il romanzo, offrendo una visione affascinante e coinvolgente della vendetta e della giustizia.

1 - Dumas - Il Conte di Montecristo

Verità e lealtà

La verità e la lealtà sono le grandi vittime nella vicenda del Conte di Montecristo, che nella Parigi dei poteri economici, politici e giudiziari trova l’arena per la sua vendetta.

La verità sui cospiratori bonapartisti viene occultata dal magistrato che indaga sul complotto ai danni del Re di Francia, per liberare Napoleone Bonaparte dall’esilio all’Isola d’Elba.

La lealtà tra amici viene infranta per un tornaconto sentimentale, da un lato, e per un calcolo di vantaggio economico dall’altro.

A muovere i personaggi vi è innanzi tutto l’avidità: avidità di danaro, di potere sui sentimenti di una donna, di controllo sulle situazioni per girarle a proprio vantaggio.

In questo, come nei temi del carcere e della giustizia, Il Conte di Montecristo – ispirato a una storia vera – si rivela di una modernità sorprendente. Una contemporaneità che ci conquista, ci seduce e ci fa riflettere.

Il Conte di Montecristo - serie tv Rai

Giustizia e carcere

La giustizia, nelle sue molteplici sfaccettature, è da sempre uno dei temi più affascinanti della narrativa.

La serie tv Rai Il Conte di Montecristo ha successo anche per questo, oltre che per il tema della vendetta: la storia offre uno sguardo profondo e attuale su come il sistema giudiziario possa talvolta fallire, trasformando persone innocenti in prigionieri condannati senza prova.

La serie, con il protagonista Sam Claflin nei panni di Edmond Dantès, affronta con maestria il tema dell’errore giudiziario e delle sue devastanti conseguenze.

La trama, fedele al capolavoro di Alexandre Dumas, ci presenta un giovane marinaio di Marsiglia la cui vita viene brutalmente sconvolta da una falsa accusa di tradimento.

L’ingiusta carcerazione nel castello d’If diventa il catalizzatore di una trasformazione, tale da portare il protagonista a incarnare la figura dell’anti-eroe per eccellenza.

serie televisiva "For Life"

IL SISTEMA GIUDIZIARIO DI IERI E DI OGGI

Ciò che rende interessante questo racconto, dal punto di vista giuridico, è la rappresentazione del sistema giudiziario dell’epoca, assai attuale in alcune sue criticità.

La serie evidenzia come la giustizia possa essere manipolata quando si interseca con il potere e gli interessi personali, un tema che risuona ancora oggi nelle cronache dei nostri giorni.

Il ruolo dell’Abate Faria, interpretato magistralmente da Jeremy Irons, introduce un elemento di riflessione sulla funzione rieducativa della pena.

La prigionia di Dantès, invece di riabilitarlo, lo trasforma in un angelo vendicatore, sollevando interrogativi sulla reale efficacia del sistema carcerario come strumento di redenzione.

Da parte loro, le location autentiche tra Francia, Italia e Malta contribuiscono a creare un’atmosfera che rende credibile il contesto storico-giuridico della narrazione.

Fabrizio De Andrè - Nella mia ora di libertà - carcere - giustizia- canzone d'autore - copertina

La vendetta

Un aspetto da tener presente della serie Il Conte di Montecristo – che ci incolla al racconto – è come viene trattato il tema della vendetta come forma di giustizia privata.

Il Conte di Montecristo rappresenta l’archetipo di chi, deluso dal sistema giudiziario, decide di farsi giustizia da sé.

La serie tv – fondata sul romanzo di Alexandre Dumas – esplora le implicazioni morali ed etiche di questa scelta. E mostra come la linea tra giustizia e vendetta possa diventare molto sottile.

La caratterizzazione dei personaggi secondari, in particolare quella di Hermine Danglars interpretata da Gabriella Pession, offre uno sguardo interessante sulle complicità e le connivenze che spesso accompagnano i crimini contro la legge.

La serie Il Conte di Montecristo evidenzia, così, come il sistema giudiziario possa essere minato non solo da chi commette il crimine, ma anche da chi, pur non agendo con un atto criminale, sceglie di tacere o voltare lo sguardo.

Dal punto di vista tecnico, la serie utilizza i flashback per esplorare i traumi e le motivazioni dei personaggi, anche se alcuni critici hanno trovato questa scelta narrativa talvolta ridondante.

La fotografia dai toni desaturati contribuisce a creare un’atmosfera che ben si addice alla gravità dei temi trattati.

LA REAZIONE DEL PUBBLICO

Il successo di pubblico, con oltre 5 milioni di telespettatori e uno share superiore al 31%, dimostra come il tema della giustizia e della sua amministrazione continui a catturare l’attenzione del pubblico.

Le reazioni contrastanti degli spettatori riflettono la complessità dei temi trattati e la difficoltà di trovare un equilibrio tra fedeltà storica e sensibilità dei nostri tempo.

Il Conte di Montecristo si rivela quindi non solo un prodotto di intrattenimento di qualità, ma anche uno strumento di riflessione sul rapporto tra giustizia istituzionale e giustizia morale.

La serie tv riesce, così, nell’intento di riaccendere l’interesse per temi universali come la giustizia, la vendetta e la redenzione, offrendo spunti di riflessione ancora oggi attuali sul funzionamento del sistema giudiziario e sulle conseguenze dei suoi fallimenti.

Milena Sutter, Lorenzo Bozano, analisi dei media - sequestro e omicidio - Genova - 1973

Il caso di Lorenzo Bozano

La visione della serie tv Il Conte di Montecristo mi ha fatto pensare a come i temi (giustizia, vendetta, riscatto, manipolazione della verità) della Francia di metà Ottocento siano attuali anche oggi, al tempo dell’Intelligenza Artificiale e del web.

Le stesse relazioni di potere rivelano come i maneggi di ieri e di oggi siano sulla stessa linea critica:

  • le ambizioni di qualche pubblico ministero portano a inquinare le prove;
  • gli interessi familiari o di gruppo, in ambito giudiziario e politico ed economico, si intrecciano sottomettendo la legalità;
  • la verità, la lealtà, il rispetto della dignità umana sono gli ultimi dei pensieri che solcano le menti delle persone di potere

Non possono non richiamare il caso di Lorenzo Bozano, a cui ho dedicato il podcast Il Colpevole Perfetto e una sezione di questo magazine dedicata al Caso Sutter-Bozano.

Anche nella vicenda di Lorenzo Bozano e di Milena Sutter (Genova, maggio 1971) abbiamo un deciso intervento di soggetti asserviti a precisi “poteri forti”, per indirizzare le indagini e la narrazione del caso in una direzione ben precisa.

Verità, lealtà, giustizia, prigionia, vendetta. I grandi temi della serie tv (e del romanzo) Il Conte di Montecristo valgono oggi come valevano ieri. E ci sollecitano a una riflessione profonda nelle relazioni di tutti i giorni.

Maurizio Corte
Agenzia Corte&Media

La vendetta

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Maurizio Corte
Agenzia Corte&Media

Serie Il Conte di Montecristo. Il video promo

Il Conte di Montecristo. L’intervista

Il libro Il Conte di Montecristo

Il romanzo Il Conte di Montecristo è una lettura, come dimostra la serie tv della Rai, affascinante, coinvolgente e attuale oggi più che mai.

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Romanzo Il Conte di Montecristo - Alexandre Dumas padre.