Quale fascino ancora esercitano il dittatore criminale Hitler e il nazismo? La domanda è tuttora aperta, come ci mostra il film “Il senso di Hitler”, girato in nove Paesi.
Il film è nelle sale italiane per Wanted Cinema. E si inquadra nel Giorno della Memoria, evento che non si può certo fermare a un solo giorno.
La criminalità è tema di tutti i giorni. I leader nazifascisti – Hitler in testa, assieme a Mussolini – sono criminali da comprendere.
E sono soggetti che ci portano a riflettere anche su quanto di nazifascismo resti – o permanga perché forse c’è sempre stato – nei nostri tessuti sociali.
Il film “Il senso di Hitler” non sfugge al giudizio della Storia sulla barbarie del nazifascismo a cui, anche come italiani, siamo chiamati a interessarci.
HITLER E LA COMPRENSIONE DELLA SUA FIGURA CRIMINALE
Diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori, tra cui Deborah Lipstadt, Martin Amis, Sir Richard Evans, Saul Friedlander, Yehuda Bauer e i famosi cacciatori di nazisti Beate e Serge Klarsfeld.
Epperlein e Tucker sono partiti dal bestseller tedesco del 1978 di Sebastian Haffner – mai pubblicato in Italia – “The Meaning of Hitler”, dove l’autore mira “a smantellare i miti e le errate interpretazioni comuni su Hitler e la sua ascesa al potere”.
Haffner fu ossessionato dalla complicità delle élite e dalla seduzione delle masse. E osservò che per farla finita con Hitler – un dittatore e un criminale – doveva ucciderne la leggenda.
Nel suo volume, lo definì “un uomo la cui intera identità era incentrata sulla
realizzazione di un progetto fanatico nato dalla radicalizzazione del suo – e dei suoi seguaci – vittimismo”.
Il senso di Hitler. Film su un criminale che ha seminato odio
Eppure “è diventato palese durante le riprese – raccontano i registi – quanto siano diffusi la negazione e l’odio antisemita”.
Questo perché “mentre la memoria dei vivi pian piano svanisce, la nostra comprensione di Hitler è stata distorta da quel che potrebbe essere chiamato il complesso industriale di Hitler”, vale a dire “il “Fascismo affascinante” su cui Susan Sontag cercava di avvertirci”.
Lo storico israeliano Saul Friedlander è convinto che la strategia nazista si basasse sul mettere in scena uno spettacolo per il presente e un messaggio per il futuro.
“In un mondo di contenuti illimitati”, avvertono i registi, “è possibile che noi abbiamo involontariamente veicolato propaganda messa a fuoco di proposito dai Nazisti per trasmettere il loro virus ideologico in futuro”.
CAPIRE IL PASSATO SENZA RIABILITARE LA CRIMINALITÀ NAZISTA
Questo porta solo ad una domanda: come si può responsabilmente esplorare il passato – si chiedono i registi di “Il senso di Hitler” – senza contribuire alla riabilitazione del Nazismo?
L’uscita del film “Il senso di Hitler” è così un’occasione per riflettere su un criminale che ha guidato un grande Paese, la Germania, patria di musicisti letterati e geni della Filosofia, al disastro.
Un criminale, il protagonista del film “Il senso di Hitler”, a cui si deve il massacro di milioni di ebrei, rom, sinti e dissidenti.
- HOME PAGE DEL MAGAZINE IL BIONDINO DELLA SPIDER ROSSA
- SCOPRI E ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER SUL MONDO CRIME
***
Ti è piaciuto l’articolo? Sostieni il magazine che stai leggendo!
Se apprezzi il lavoro di analisi critica che come redazione de Il Biondino della Spider Rossa stiamo facendo, dai uno sguardo ai partner commerciali.
I link qui sotto sono collegamenti di affiliazione pubblicitaria. Tu risparmi con le offerte degli store online, il magazine guadagna una percentuale per ogni acquisto senza questa gravi sul tuo conto.
Abbiamo scelto questi store online perché li usiamo anche noi e ci troviamo bene.
Cosa aspetti? Facci un giro 😉
- HOTEL, B&B, AGRITURISMI E CASE: I CONSIGLI DI BOOKING
- DOVE MANGIARE CON LE PROPOSTE CHE TI OFFRE GROUPON
- COMPRA I VINI MIGLIORI CON L’ENOTECA ONLINE VINOPURO
- SHOPPING ONLINE: SCOPRI LE OFFERTE DI IDEALO
- SEI UNO SPORTIVO? ABBIGLIAMENTO E ARTICOLI CON DF SPORT SPECIALIST
- AMAZON: LIBRI E CULTURA NELLO STORE INTERNAZIONALE
Ti piacciono le storie ufficiali? O anche tu ami il dissenso?
Sono un giornalista, scrittore e media analyst irriverente. Insegno Comunicazione Interculturale, Giornalismo e Multimedialità all’Università di Verona. Ti aiuto a capire i media e la comunicazione per poterli usare con efficacia e profitto. Come? Con il pensiero critico, la comunicazione autentica e l’approccio umanistico applicati al mondo del crimine e della giustizia. Iscriviti alla newsletter Crime Window & Media. Per contattarmi: direttore@ilbiondino.org