La sparizione e la morte di Yara Gambirasio e Milena Sutter hanno punti oscuri in comune.
E’ possibile confrontare un caso del 1971, un (presunto) rapimento e (presunto) omicidio a Genova, con la vicenda della Bergamasca?
Noi ci abbiamo provato a esaminarle in parallelo. Facendo luce sugli angoli più inquietanti.
La scomparsa e la morte di Yara Gambirasio, a Brembate di Sopra (Bergamo) nel novembre del 2010, si presta a un confronto con il “cold case” rappresentato dalla vicenda di Milena Sutter.
Milena Sutter scompare a Genova nel maggio 1971; il suo corpo viene trovato in mare due settimane dopo.
Il corpo senza vita di Yara Gambirasio è rinvenuto il 26 febbraio del 2011.
Sulla vicenda è stato girata e trasmessa una docu-serie televisiva della BBC, ricca di dettagli della ricostruzione e della ricerca di “Ignoto-1”. Peccato che la visione della vicenda di Yara Gambirasio sia, per la quasi totalità, quella del pubblico ministero.
Yara Gambirasio e Milena Sutter: chi erano le due ragazzine?
Yara Gambirasio è una ragazza dal fisico atletico, dagli occhi castani e i capelli castano chiaro. Come Milena Sutter, anche la giovane Gambirasio era una sportiva.
Nessuno dei tanti testimoni sentiti (né la sorella, né la zia con cui era in confidenza, né le amiche) ha riferito di nuove conoscenze. O di interessi sentimentali differenti dalle normali simpatie di una tredicenne.
“Una ragazza quasi teutonica nei suoi comportamenti, precisissima, con un rapporto straordinario con la mamma, con la quale si confidava su tutto. Non aveva alcuna frequentazione con uomini più grandi e da questa udienza sono emersi alcuni dati importanti, che ci fanno dire che anche sotto la sfera sessuale, Yara era ancora veramente acerba. Per questo non avrebbe avuto nessuna possibilità di interagire con uomini più grandi”, dichiara Maura Panarese, madre di Yara Gambirasio, al processo contro Massimo Bossetti.
Durante la terza udienza (11 settembre 2015), il padre di Yara, Fulvio Gambirasio, definisce sua figlia come “un bel peperino” per la sua vivacità ed esuberanza (“Saltava, era tutto un salto, una persona agile, anche forte”).
La madre Maura Panarese ha raccontato che Yara non aveva mai avuto alcun tipo di esperienza sessuale.
Al processo di primo grado davanti alla Corte d’Assise di Genova, il padre di Milena Sutter – Arturo – afferma che la ragazzina era vivace, piena di vita, come “un puledro”.
Ne sottolinea così l’impronta di una ragazza energica, dall’intensa vita sportiva e dalla grande generosità umana nei rapporti con gli altri.
Il diario di Yara e quello di Milena
Anche Yara Gambirasio, come Milena Sutter, teneva un diario. Stando alle notizie ufficiali, quel diario non sarebbe ai stato preso in considerazione dal magistrato che ha svolto le indagini, la pubblico ministero Letizia Ruggeri.
Il diario di Yara era stato analizzato dagli esperti del Ros e del Racis già nel dicembre del 2010, quando la ragazzina era ancora una persona scomparsa e non si sapeva della sua morte.
Si cercavano degli spunti, degli indizi, ma il diario ha rilevato una vita spensierata e tranquilla, più da bambina che da ragazzina.
Dopo le indagini le autorità avevano restituito alla famiglia il ricordo della figlia, ma la questione del diario non è finito.
Claudio Salvagni e Paolo Camporini, avvocati di Massimo Bossetti, unico imputato dell’omicidio della giovane atleta, nel settembre del 2015 hanno ottenuto dalla Corte d’Assise di esaminare tutto il diario per cogliere eventuali elementi sfuggiti agli inquirenti.
Nel caso di Milena Sutter, il diario viene esaminato dagli inquirenti. A cominciare dal capo della squadra mobile, Angelo Costa.
Nel diario della studentessa di origini svizzere si nota che un nome è stato sottolineato a matita (forse da uno degli inquirenti): si tratta di Claudio.
Claudio è un ragazzo che Milena Sutter (nella foto sotto) ha conosciuto alla pista di pattinaggio e in piscina, a Genova, nel novembre del 1970.
Gli è stato presentato, assieme a tre altri amici, dall’amica Isabelle. Su quel nome non sono mai state fatte indagini; o non sono state rese note.
I giornali di Genova hanno mai scritto articoli su Claudio.
Eppure il nome Claudio compare anche sulla borsa della scuola di Milena: “I love Claudio” e “Claudio my love” sono le due frasi che lo richiamano.
Chi è Claudio? Possiamo prospettare delle ipotesi. Ma non lo sappiamo per certo. E’ un mistero fra i tanti misteri del caso di Milena Sutter (maggio 1971, a Genova).
Yara e Milena: due ragazze dalla vita normale
Yara Gambirasio è una studentessa di 13 anni con una vita “normale”. Andava volentieri a scuola e aveva un buon rendimento scolastico.
Aveva un buon rapporto con i compagni di classe, anche se frequentava soprattutto le amiche della ginnastica ritmica.
Aveva un carattere solare ed estroverso; e un rapporto sereno con i genitori. Non possedeva uno cellulare smartphone, non chattava.
Su internet faceva ricerche scolastiche, guardava qualche serie televisiva per adolescenti e consultava siti web relativi alla ginnastica ritmica.
Come Milena Sutter, anche Yara Gamborasio è molto precisa e puntuale.
Tant’è che i suoi genitori, abituati nel vederla rincasare a un certo orario, quel 26 novembre 2010 non la vedono tornare e si mettono subito in allarme.
Dopo diversi tentativi di contattare Yara al telefono (il cellulare della ragazzina risultava spento), denunciano la scomparsa della figlia ai carabinieri di Ponte San Pietro (Bergamo).
Nel caso di Milena Sutter, 13 anni, anche lei andava volentieri alla Scuola Svizzera di via Peschiera, a Genova.
Aveva un discreto rendimento scolastico. E aveva un ottimo rapporto con i compagni e le compagne di classe.
Milena era nota per la sua generosità verso gli altri. Aveva partecipato, a solo 12 anni, anche al lavoro dei volontari in occasione dell’alluvione di Genova, nell’autunno del 1970.
Era solita tornare puntuale, raccontarono i genitori agli inquirenti.
Per questo la madre di Milena si preoccupò quando non vide rientrare la figlia a casa alle 17.30 del 6 maggio 1971.
Era attesa per una lezione privata di ripasso del programma scolastico. A giugno avrebbe avuto gli esami di terza media.
Dopo un giro di telefonate alla Scuola Svizzera e ai conoscenti stretti, i genitori di Milena Sutter – come quelli di Yara Gambirasio – denunciarono la scomparsa della figlia.
Laura Baccaro
@laura_baccaro
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Laura Baccaro, criminologa e psicologa giuridica. Docente universitaria, dirige la “Rivista di psicodinamica criminale”.
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