Quand’è che la Cronaca diventa Storia? L’analisi della vicenda di Genova, nell’anno 1971, è emblematica anche per questo.

C’è un caso giudiziario che ci pone interrogativi inquietanti. E’ il caso Sutter-Bozano del maggio 1971.

Siamo di fronte a una vicenda che rende possibile, con un poco di impegno, una lettura dei fatti distaccata, analitica e strategica ad un tempo. Senza, però, perdere di umanità.

La ragazzina Milena Sutter, 13 anni, segno dell’acquario, esce dalla Scuola Svizzera di via Peschiera, a Genova. Esce di fretta, portandosi dietro l’allegria, i sogni, le sottili amarezze e le grandi speranze dell’adolescenza.

Il perdigiorno Lorenzo Bozano, 25 anni, ribelle alla sua maniera, veste in giacca e cravatta da bravo figlio della buona borghesia. Cazzeggia per i bar di Albàro, a Genova, cercando una sua strada, senza sapere che ha in tasca i talenti per sfondare.

Due persone. Due vite. Due storie. Si sono mai conosciuti, Milena e Lorenzo?

Stando ai testimoni – quelli credibili – non hanno mai stretto amicizia. Neppure conoscenza.

Milena era una ragazza generosa, sensibile, amante dello sport, aperta alle suggestioni dell’età come eravamo tutti noi – femmine e maschi – nati nella seconda metà degli Anni Cinquanta.

Lorenzo era stato inchiodato dalle sue intemperanze giovanili. Da errori commessi e, soprattutto, da errori subiti.

Lui era un figlio della metà degli Anni Quaranta, frutto di un amore passionale fra un alto borghese genovese e una bella giovane donna di origini comuni a molti dei nostri avi.

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Milena Sutter, 13 anni, scomparsa il 6 maggio 1971

Quale sarebbe potuto essere il futuro di Milena e Lorenzo?

Cosa sarebbero potuti essere Milena e Lorenzo?

Me lo chiedo ogni volta che riprendo in mano gli articoli dei giornali, le carte giudiziarie, le lettere che ho scambiato con Lorenzo, i racconti di vita messi su carta da Milena e riportati dai rotocalchi.

E’ giusto andare a frugare nelle loro vite? So bene che a nessuno dei famigliari – né di Milena, tanto meno di Lorenzo – fa piacere che si vada a curiosare in questa vicenda.

Il problema è che qui non si tratta di curiosità. Si tratta di Storia. Piccole storie personali, quelle di Milena e Lorenzo, che sono diventate – il 6 maggio 1971, in Genova la Superba – un frammento di Storia civile italiana.

Lorenzo Bozano - intervista alla Rai del 1971 - blog ilbiondino.org - Agenzia Corte&Media Verona
Lorenzo Bozano, classe 1945, in un fermo immagine da un’intervista alla Rai (maggio 1971)

Cosa distingue la Cronaca dalla Storia?

Cosa rende diversa la Cronaca, di cui ho vissuto come giornalista al quotidiano L’Arena di Verona per tanti anni, dalla Storia, che sostanzia e influenza anche la nostra vita quotidiana?

La diversità sta in due elementi, lo dico da studioso:

  • la diversa prospettiva con cui guardiamo agli stessi eventi;
  • il peso che ha la narrazione in una comunità

La sparizione di Milena Sutter, con la sua fine tragica nel Golfo di Genova, e la vicenda giudiziaria di Lorenzo Bozano, con 43 anni di galera all’Isola d’Elba, sono Storia proprio per questi motivi.

Oggi possiamo rileggere quelle persone e quella storia con occhi diversi, grazie alla Scienza: la Psicologia Investigativa ma anche la Medicina Legale; la Comunicazione ma anche la Semiotica, l’Analisi dei Media ma a che la Filosofia del Diritto.

Oggi possiamo capire quanto in quella narrazione – il rapimento e omicidio della “bambina Milena Sutter” e il “Lorenzo Bozano rapitore e killer spietato” – vi sia di vero, quanto di verosimile e quanto di falso.

La pagina “Cronaca & Storia” di questo magazine, dedicata alla ricostruzione del caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano attraverso i giornali del tempo, vuole evitare ogni spettacolarizzazione.

I processi di drammatizzazione del crimine e della giustizia, cara lettrice e caro lettore, li studiamo. Non abbiamo, qui in ProsMedia Crime Window, alcuna intenzione di subirli.

Milena Sutter e Lorenzo Bozano: la vicenda rivista con occhi diversi

Quello che vogliamo fare con questa pagina – e con la pagina dedicata all’analisi del Caso Sutter-Bozano – è di riguardare e rileggere e ristudiare quella vicenda con occhi e strumenti nuovi.

Vogliamo smascherare gli inganni delle narrazioni, mediatiche e inquirenti, per restituirne l’autenticità.

Vogliamo capire quanto delle soluzioni mediatizzate e giudiziarie di quella vicenda resta ancora oggi.

Vogliamo comprendere – nel caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano – quanta polvere possiamo e dobbiamo togliere dai nostri armadi della Storia; e da quelli della Contemporaneità.

Sia chiara una cosa: non siamo di fronte a una forma, di bassa lega, di “revisionismo”. 

Siamo di fronte, con un dramma che ha toccato con Milena Sutter e Lorenzo Bozano tutta l’Italia e mezza Europa, a un compito ben più serio: cogliere la verità sostanziale dei fatti.

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Maurizio Corte
corte.media