Sarah Scazzi: la vicenda del documentario di Sky e Now
Nell’agosto del 2010 Sarah Scazzi scompare dalla casa di Avetrana, in provincia di Taranto, nella regione Puglia.
La vicenda scuote l’Italia. Molte le ipotesi che si alternano durante i quarantadue giorni di ricerca.
Si svelano, a mano a mano che passano i giorni, segreti e rancori, arrivando a costruire una vicenda che ha dell’incredibile.
Come spiega il magazine Coming Soon, “Sarah. La ragazza di Avetrana è tratta dall’omonimo libro scritto da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni e, in quattro puntate, ricostruisce tutta la vicenda non solo dal punto di vista giudiziario ma anche mediatico, concentrandosi sulla sua spettacolarizzazione”.
“La serie cerca di spiegare come Avetrana rappresenti il caso che più di ogni altro ha canalizzato l’attenzione mediatica creando un vero e proprio circo”, osserva Coming Soon. “Tanto che non interessava più la ricerca della verità, quanto sviscerare tutti gli aspetti più morbosi.
SARAH. LA RAGAZZA DI AVETRANA E IL CIRCO MEDIATICO
Come spiega Coming Soon, “il punto di non ritorno è rappresentato da quanto accadde in diretta tv quando Concetta Serrano, madre di Sarah, venne a sapere che la figlia non era in realtà scomparsa e che lo zio Michele Misseri aveva fatto ritrovare il suo corpo senza vita”.
“Da allora l’attenzione su Avetrana divenne spasmodica, tanto che tutte le persone coinvolte diventarono personaggi televisivi”, fa notare Coming Soon. “Anche i passanti, gli abitanti, i vicini di casa e tutta la comunità avetranese divennero protagonisti di uno show dell’orrore”.
Sarah. La ragazza di Avetrana non è quindi solo una docuserie su un delitto che ha visto coinvolta una ragazza del Sud. È uno spaccato dell’Italia e delle risultanze mediatiche certe vicende criminali riescono a produrre.